Milano - Le radici cristiane sono "importantissime", ma "il Signore ci giudica" non solo da queste, ma anche "dai fiori e dai frutti che queste radici realizzano"; "e i fiori e i frutti chiedono di essere confrontati con il Vangelo e, per parlare in termini laici, con la dignità personale di ogni essere umano". Così il cardinale Dionigi Tettamanzi, arcivescovo di Milano, ha risposto a chi gli ha chiesto quali sono i rapporti con la Lega e con il suo leader Umberto Bossi che, la scorsa settimana, è andato in Vaticano "per ricordare le radici cristiane" del Carroccio.
Tettamanzi riprende il Senatùr "Io non escludo nessuno, sono vescovo di tutti e per tutti. Il problema che vedo sottolineato con forza è quello di queste benedette radici cristiane, uso l’aggettivo benedette perchè bisogna intendere bene come sono e quali sono queste radici cristiane", ha spiegato il cardinale Tettamanzi nel consueto incontro con i giornalisti all’inizio dell’anno pastorale. "C’è il rischio - ha sottolineato l’arcivescovo di Milano - di intendere la tradizione come un qualche cosa di fossile che chiede di essere conservato: le radici sono importantissime ma il Signore ci giudica non appena a partire dalle radici ma non meno dai fiori e dai frutti che queste radici realizzano. E i fiori e i frutti chiedono di essere confrontati con il Vangelo e, per parlare in termini laici, con la dignità personale di ogni essere umano. Questi - ha concluso - sono i criteri che, credenti e non credenti, tutti possono condividere per giudicare la bontà o meno di queste radici cristiane".
L'incontro in Vaticano Il leader del Carroccio e il ministro leghista Roberto Calderoli, la
settimana scorsa - sull’onda di una polemica in merito alle politiche migratorie del governo - hanno incontrato il presidente della Cei, cardinale Angelo Bagnasco, "per ricordare le radici cristiane" della Lega Nord.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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