È cessato lallarme maltempo a Roma. Dopo lultima riunione svoltasi ieri alla Protezione civile nazionale, e dopo che il livello dellidrometro di Ripetta è sceso sotto i 9 metri, è stato sospeso il monitoraggio continuo dellAniene e del Tevere sino alla sua foce, allidroscalo di Ostia, e vengono ritirati i presidi della protezione civile e del Comune. «Lesperienza dello scorso anno è servita - sottolinea il sindaco Gianni Alemanno - la macchina ha risposto molto meglio e oggi lefficienza è di gran lunga superiore. Per questo ringrazio in particolare i volontari della Protezione Civile, la Polizia Municipale, gli operatori del Servizio giardini e tutte le forze impegnate in questultima emergenza».
Se Roma sorride, non altrettanto possono fare altre province del Lazio, colpite duramente dal maltempo dei giorni scorsi. La giunta comunale di Latina, riunita ieri in via straordinaria, ha deciso ieri di chiedere alla presidenza del Consiglio dei ministri il riconoscimento dello stato di calamità naturale per i danni subiti durante la tromba daria dello scorso fine settimana. «Oltre ad aver immediatamente disposto una prima verifica dei danni e lavvio di interventi necessari per gestire lemergenza - ha spiegato il sindaco Vincenzo Zaccheo - ho deciso di chiedere al ministero competente la dichiarazione dello stato di calamità naturale per garantire straordinari sostegni finanziari agli agricoltori e alle aziende».
E nel Viterbese si corre ai ripari dopo lesondazione del fiume Fiora dei giorni scorsi. Ieri, nel corso di un incontro tra lassessore agli Enti Locali della Regione Lazio Giuseppe Parroncini, lingegner Dante Novello dellArdis, il sindaco di Montalto di Castro Salvatore Carai e altri amministratori locali, è stato deciso di mettere in sicurezza il Fiora come già fatto per il fiume Marta.
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