Cronaca locale

Ticinese, «armati» di cani rapinano coppia di passanti

«Cani da rapina»: ecco l’ultima novità nel campo delle aggressioni. Il meccanismo è semplice e prevede il ringhiare e l’aspetto minaccioso di almeno tre cani contemporaneamente per rubare portafoglio, orologio e ogni bene di valore alle vittime.
Il sistema, «ideato» da un gruppo di punkabbestia, è stato messo a punto con - meglio dire contro - due cavie milanesi. A loro è toccato sperimentare il primo caso, successo due settimane fa, all’una di notte, in zona ticinese, dove sono state fermate da quattro uomini e due donne, con cani al seguito. I rapinatori hanno «invitato» le vittime a consegnare soldi e averi. Immediata la consegna di quanto avevano con sé, visto il muso dei cani che, quindi, si sono rivelati dei validi complici nella riuscita dell’impresa.
Recuperato il bottino, punk e cani si sono dileguati. Ottimo tempismo. Visto che pochi attimi dopo, passava una pattuglia dei vigili. Pochi attimi, ma cruciali. I vigili hanno potuto solo soccorrere le due vittime che, sebbene non avessero subito violenze fisiche erano - così hanno rivelato gli agenti - molto spaventate. La denuncia, fatta al reparto radiomobile di via Custodi, è, e resta, contro ignoti.
Dovrebbe trattarsi di delinquenti italiani, «forse quelli di piazza Sant’Eustorgio o Piazza Vetra». Per i vigili, però, «non sono da escludersi quelli di piazzale Loreto». Di fatto, nessun dettaglio e - men che meno - nome. Per ora il gruppo di punkabbestia resta ignoto.
Il fenomeno purtroppo però esiste, è reale, non c’entra niente, insomma, con «Le iene» di Tarantino, il famoso cult sottotitolato «cani da rapina». E sarà un caso, ma qualche sospetto sulla fonte d’ispirazione dei punk milanesi viene. Loro erano in sei. I rapinatori del film? Pure. A differenza della rapina cinematografica, il colpo in ticinese è riuscito, per cui i ghisa stanno cercando di individuare i balordi. Nell’attesa, la situazione in ticinese si aggrava. «Aumento delle forze dell’ordine e, se le cose non migliorano, i militari» è stata la promessa, la scorsa settimana, dell’assessore alla Sicurezza e vice sindaco Riccardo De Corato.

Personale magari dotato di guinzagli e museruole.

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