Il ticket ha ridotto la spesa del 5 per cento

«L’abolizione del ticket nel Lazio? L’ennesima operazione di propaganda della Giunta Marrazzo che non servirà a risolvere il problema della spesa farmaceutica nel Lazio».
Lo dichiara il sottosegretario alla Salute Cesare Cursi, secondo il quale «non è la prima volta che la sinistra sbandiera l’abolizione del ticket come improbabile panacea per la sanità. E già una volta abbiamo potuto appurare come questa scellerata manovra abbia provocato una incredibile impennata nell’acquisto dei farmaci, specialmente quelli più costosi. A che serve, dunque, ripercorrere una strada già percorsa e che di fatto si è rivelata fallimentare?».
La Giunta Marrazzo, ha continuato Cursi, «con questa decisione si impegna solo a vanificare gli sforzi messi in atto dal governo nazionale a sostegno delle Regioni, e soprattutto delle famiglie, per ridurre la spesa farmaceutica». Sforzi che, ha ricordato, da gennaio a luglio, hanno determinato, mediamente, un decremento della spesa pari al 5 per cento.
«Questo è il risultato di una politica accorta e di reale contenimento della spesa farmaceutica, e in quest’ottica si inseriscono l’accordo siglato dal ministro Storace con Federfarma per l’applicazione della legge 149 sulla riduzione del prezzo dei farmaci, e l’accordo con Assofarma, grazie al quale le farmacie comunali già applicano lo sconto del 20 per cento previsto dalla medesima legge».


«Dal primo gennaio nel Lazio - ha concluso il sottosegretario - si rischia invece di innescare un processo di accelerazione nell’acquisto dei medicinali, una immotivata e costosa corsa al farmaco che farà lievitare la spesa creando ulteriori problemi alla Regione. A quel punto Marrazzo non avrà più alibi».

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