nostro inviato a SantElpidio (Ascoli)
«La qualità che si trova da noi, in Italia, non esiste altrove». E ancora. «La nuova borghesia che si sta formando in Cina e India quando pensa alla qualità, pensa al made in Italy. Abbiamo unopportunità enorme». Diego della Valle, il numero uno della Tods, ha appena terminato il cda che approvato i conti preliminari del 2005, e brinda a una crescita a due cifre. Da Casette dEte, una fabbrica con 500 dipendenti e un indotto dieci volte superiore, al centro delle Marche, Della Valle si sente, ovviamente, a casa sua.
«È da qua che abbiamo iniziato. Nel passato esistevano 6mila imprese nel calzaturiero, oggi forse 5mila. Ma si tratta pur sempre del più importante distretto al mondo per scarpe di qualità. Dobbiamo riuscire a preservare una filiera produttiva integrata, con una manodopera formata e di qualità che rappresenta la nostra forza».
Il fatturato, lanno scorso, ha superato i 500 milioni di euro, con una crescita che ha sfiorato il 20%. E lutile netto si avvicinerà all8% dei ricavi, nonostante un tax rate tra i più alti del sistema e pari al 42%. Non certo un anno di crisi per la più importante società del lusso quotata in Italia. Tuttaltro. Della Valle ha visto crescere tutti e tre i suoi marchi storici (Tods, Hogan e Fay) di percentuali a due cifre: «La macchina dei nostri negozi gestiti direttamente (dos, ndr) è ormai oliata. Se non commetteremo errori avremo ancora nei prossimi anni accelerazioni importanti in termini di crescita».
I 105 «dos» sparsi per il mondo rappresentano già metà del fatturato. Nel 2005 ne sono stati aperti tre: un ritmo inferiore a quello degli anni precedenti e probabilmente anche a quello di questanno in cui si prevede lapertura da 5 a 10 nuovi negozi. E la crescita organica di fatturato in questi negozi (che dovrebbero generare una redditività maggiore al franchising) è più che sostenuta: al ritmo del 13,6%. Lvmh, il big del lusso made in France, ha fatto segnare una crescita di questo parametro vicina al 7%. Insomma la strategia di Tods di gestire direttamente il canale distributivo sta dando i primi frutti, e per Della Valle si tratta solo dellinizio. Ancora leader delle vendite le calzature che hanno generato 315 milioni di fatturato. La crescita più forte è invece segnata dalla pelletteria e accessori con ricavi pari a 111 milioni e un incremento rispetto al 2004 del 30%. LItalia resta il mercato principale. Segna ancora il passo la crescita nel Nord America, con 57 milioni di fatturato e un incremento dei ricavi inferiore a quello medio del gruppo.
Ieri il titolo ha chiuso in ribasso dello 0,70%.\
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