Topi nei cantieri: via alla derattizzazione preventiva

M4, M5, Citylife, Porta Nuova, Isola, Varesine: Milano sembra un groviera. La nostra città, infatti, non è mai stata così bucherellata dai cantieri come in questi anni. Cantieri che sono sinonimo sì di nuove costruzioni, posti di lavoro, trasporti e anche disagi e allarmi sanitari, come i topi. Con l’inizio degli scavi, infatti, si smuovono le tane dei ratti nel sottosuolo provocando la migrazione di intere colonie da una parte all’altra della città. Per questo una quindicina di giorni fa si è tenuto il primo incontro tra Comune, Asl, Amsa, Aler, MM per studiare un piano straordinario di derattizzazione e prevenzione.
In città, come in tutte le metropoli del mondo, si registra una percentuale di sette topi per abitante, ma con le segnalazioni della scorsa estate a Brera, dove erano stati avvistati topi in pieno giorno, le segnalazioni degli abitanti di Chinatown e dei quartieri popolari, per non parlare dei cantieri che continuano a venire aperti, la situazione sta esplodendo. «Stiamo studiando con MM un protocollo per i nuovi cantieri - spiega Susanna Cantoni, responsabile dell’Ufficio prevenzione dell’Asl -: si procederà a derattizzare l’area degli scavi con cibo protetto, cioè avvelenato, che funga da esca. Appena la terra viene mossa, infatti, i topi escono dalle tane, vanno a mangiare il cibo avvelenato e muoiono prima di spostarsi o riprodursi».
Amsa e Asl stanno mettendo a punto anche una nuova modalità di ritiro dei rifiuti degli esercizi pubblici. Si parte da Chinatown: l’azienda farà una dimostrazione per la raccolta rifiuti insieme agli abitanti, che hanno segnalato il problema. Obiettivo, cercare di tenere Paolo Sarpi più pulita evitando accumuli di spazzatura nei cortili su cui si affacciano le cucine, e davanti ai ristoranti. «Non tutti i gestori rispettano l’obbligo di esporre i sacchi neri davanti al ristorante ogni notte - spiega Cantoni - ma spesso li tengono nei locali o nel retro bottega per più giorni». Per prima cosa Asl farà una serie di controlli a tappeto su ristoranti, bar e locali per verificare il rispetto degli orari dell’esposizione rifiuti e l’utilizzo dei contenitori giusti.
Brera, Paolo Sarpi, piazza Irnerio, giardini, in primis il parco Sempione, la Darsena dove la situazione è diventata cronica, alla lista nera ora si aggiungono i quartieri popolari: nei caseggiati Aler, abitati da moltissime famiglie, vige la cattiva abitudine di abbandonare i rifiuti nei cortile per giorni. Una vera e propria manna per i ratti, che attirati dall’enorme quantità di cibo facilmente reperibile, impiantano vere e proprie colonie. Con la velocità con cui si riproducono questi animali il rischio è davvero alto.

L’ufficio prevenzione della Asl sta quindi studiando un piano di sensibilizzazione degli inquilini e dei custodi delle case Aler, che dovrà accompagnarsi anche a un nuovo regolamento e organizzazione della gestione della raccolta della spazzatura dei caseggiati.

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