Torna l’idea della compagnia del Nord Italia

Trovare un’altra via per Malpensa. A questa ipotesi stanno lavorando i vertici del Pirellone, a caccia di vettori in grado di subentrare a Alitalia nel caso in cui la compagnia nazionale si spostasse su Fiumicino. Nei corridoi si è tornato a parlare anche di una compagnia italiana del Nord che faccia riferimento a Malpensa, un vecchio sogno che però avrebbe bisogno di tempi molto lunghi per diventare realtà. Al momento, infatti, nessun vettore ha la possibilità di mettere su Malpensa centocinquanta aeromobili, quelli che servirebbero per subentrare a Alitalia. «Se Alitalia non è in grado di sopportare due hub, governo e Regioni devono affrontare insieme il tema per trovare una soluzione» dice Roberto Formigoni. La Regione ha dalla sua solo la credibilità politica e la moral suasion, ma il governatore e l’assessore ai Trasporti, Raffaele Cattaneo, le stanno spendendo tutte. «Se si abbandona Malpensa si rischia una vera catastrofe economica» è l’allarme rilanciato ancora ieri da Formigoni. Negli ultimi quindici giorni sono stati eliminati i voli diretti per Shanghai e per Washington.

Cancellare voli (che al contrario andrebbero moltiplicati) spingerà molti lombardi a fare ancora di più ciò che già fanno, ovvero partire da Linate ricorrendo poi a compagnie straniere per raggiungere le destinazioni intercontinentali. Uno scenario che diventerebbe ancora più consolidato nel caso di un dirottamento di Alitalia da Malpensa a Fiumicino.

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