Gian Piero Scevola
Pareggio annunciato era quello tra Sampdoria e Roma e pareggio per 1-1 è stato. Due squadre con evidenti problemi, fisici e tecnici; due squadre che avrebbero dovuto assurgere al ruolo di vice grandi (secondo quelle che erano le aspettative di tanti) e che invece sono costrette a barcamenarsi con qualche lampo e tante ombre. E il pareggio che ne è uscito ieri sera, nel freddo pungente del genovese Ferraris, è lo specchio dellattuale consistenza, o meglio inconsistenza, delle due squadre. Senza punte non si vince e lo sa bene la Roma: infortunati Cassano e Nonda; Montella operato alla spalla 19 giorni fa, doveva rientrare subito e invece è misteriosamente ancora in infermeria. Restava solo Totti e a lui Spalletti sè affidato, caricandogli la squadra sulle spalle con loneroso compito di essere lunica punta giallorossa. Ma Totti non sè impressionato più di tanto e sè comportato da punta vera, combattendo come una furia nellarea doriana e creando continui problemi agli assonnati e svagati difensori di Novellino. Sua anche la rete del vantaggio giallorosso, maturata al 16 dopo un cross di Tommasi colpito al volo proprio dal capitano giallorosso e la respinta di Antonioli. Ma sul pallone che stava uscendo è piombato come un falco Perrotta che ha messo in mezzo, proprio sui piedi di Totti che non ha avuto difficoltà a battere Antonioli.
Ma evidentemente non è bastato, anche se la Samp, per tutto il primo tempo, è sembrata essere sotto choc dopo la sconfitta di giovedì scorso a Lens e leliminazione dalla Coppa Uefa. Quella che avrebbe dovuto essere la quarta forza del campionato, non riesce invece a trovare la quadratura del cerchio, alternando buone prestazioni a cali di tensione incomprensibili. E la forza della Samp, i cursori sulle fasce, sembra quasi abbiano esaurito la benzina: Tonetto, Gasbarroni, Zenoni sono la pallida ombra dei bei giocatori della scorsa stagione. Inutili anche i tentativi di magie, o presunte tali, da parte di Flachi, uno che ha il colpo buono e lestro per risolvere qualsiasi situazione. Non ieri sera, però.
Il primo tiro, fuori, è di Tonetto dopo un minuto e mezzo, ma è Antonioli a fare correre un brivido allintero stadio quando si lascia sfuggire il pallone al limite dellarea proprio sui piedi di Totti che non sa approfittarne. Il primo tempo è tutto della Roma e la Samp sembra proprio in bambola. Al 12 Perrotta salta lincerto Pavan e da centro area colpisce il palo alla sinistra di Antonioli che, bontà sua, a terra, si ritrova il pallone tra le braccia. Poi arriva il gol di Totti e la prima timida reazione doriana con Flachi che al 22, aggancia bene, salta Chivu, ma Doni gli si oppone a terra. Al 36 salta il ginocchio sinistro a Palombo e Novellino perde una pedina importante a centrocampo. E De Rossi reclama anche un sacrosanto rigore (abbracciato da Sala).
Nella ripresa la Samp si sveglia e al 4 è Bonazzoli a mandare alto dopo un cross di Volpi. Al 6 è invece la Roma a gridare al gol quando un colpo di testa di De Rossi viene respinto prima dal palo e poi da Antonioli con un colpo da pallavolista. Ma è Chivu a combinarla grossa quando al 10 ingenuamente spintona da dietro Flachi che frana a terra: rigore che lo stesso ex fiorentino trasforma. A questo punto la Samp ci crede e a salvare la Roma ci pensa Doni: decisivi i suoi interventi al 26 e al 30 su Bonazzoli.
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