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Trani, Csm: "Le ispezioni non interferiscano con l'inchiesta"

L'organo di autogoverno dei magistrati ha approvato una risoluzione con la quale ribadisce che gli ispettori del ministero non devono interferire con le inchieste della procura di Trani. Palazzo dei Marescialli sottolinea "l'esigenza assoluta di non mettere a rischio l’indipendente servizio della funzione giudiziaria"

Trani, Csm: "Le ispezioni non interferiscano con l'inchiesta"

Roma - Le ispezioni disposte dal ministro della Giustizia non vadano, in alcun modo, a interferire con le indagini in corso. È quanto sottolinea il Csm, approvando a larga maggioranza, con il solo voto contrario dei due laici del Pdl e l’astensione di Luisa Napolitano (Unicost), la risoluzione messa a punto dalla sesta commissione dopo l’invio da parte del guardasigilli Alfano dei suoi "007" alla procura di Trani.

I limiti delle ispezioni Palazzo dei Marescialli, nel documento approvato, sottolinea "con fermezza" che "limiti propri dell’ispezione mirata e dell’inchiesta amministrativa derivano dall’esigenza assoluta di non mettere a rischio l’indipendente servizio della funzione giudiziaria".

Nel caso in cui si verificasse il superamento di tali limiti, "vi sarebbe l’obbligo per il Consiglio di intervenire proprio per rilevare l’avvenuta lesione del relativo principio costituzionale".

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