È possibile che un giocatore capace di segnare 160 gol in 277 partite ufficiali con la maglia della Juventus diventi un caso nell'estate in cui la Signora si riaffaccia all'Europa che conta? Forse sì e forse no. Perché, al di là delle dichiarazioni di Ranieri, i numeri di questa prima parte di estate bianconera sembrano parlare chiaro: David Trezeguet ha finora giocato poco e non pare più essere la prima scelta dell'attacco bianconero.
Prima dei venti minuti scarsi giocati in coppia con Amauri un paio di sere fa contro il Manchester United, il francese è infatti rimasto in campo solo un tempo contro il Piacenza (in coppia con il brasiliano: scarsa intesa), altrettanto contro il Broendby (al fianco del baby Rossi), ha giocato il minimatch del Trofeo Tim contro il Milan segnando anche un gol ripetendosi poi nei 69' di Londra conto l'Arsenal. In entrambi questi ultimi casi ha sempre fatto coppia con Iaquinta: d'accordo che la sua intesa con Del Piero è lungi dall'essere arrugginita, ma forse qualche minuto in più con Amauri sarebbe stato lecito attenderselo.
«Nessun problema», ha sempre detto Ranieri. «Lui e il brasiliano possono giocare insieme e integrarsi nel migliore dei modi». Intanto però quell'altro ha già convinto tutti e fatto anche intendere di gradire il ruolo di prima punta: Iaquinta e Del Piero sono bravi a giragli intorno e a buttarsi negli spazi, mentre il modo di stare in campo del francese è tutt'altro. Lui è uomo d'area: pochi palloni toccati nel corso della partita, quasi sempre però almeno uno buttato alle spalle del portiere avversario. Insomma: la Juve, che dispone di quattro attaccanti sulla carta straordinari, potrebbe trovarsi di fronte alla difficoltà di riuscire ad amalgamarli con il suo giocatore più prolifico.
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