«Non siamo fannulloni». Si sono riuniti nellaula magna del Palazzo di giustizia. Erano - hanno detto gli organizzatori - in seicento. Una mattinata di protesta contro il ministro Brunetta, e contro i tagli alla giustizia. Poi, il presidio in strada. Così, ieri, hanno manifestato i dipendenti amministrativi del tribunale. Che hanno denunciato «carichi di lavoro sempre più in aumento, la riduzione del personale e la campagna denigratoria del ministro della Funzione pubblica, Renato Brunetta». Una «campagna» a cui il personale amministrativo risponde con lintenzione di «denunciare collettivamente, per diffamazione, il ministro».
Brunetta, insistono, «ha svilito il ruolo del pubblico impiego mettendone ignobilmente alla berlina il personale che invece da anni con sacrifici e abnegazione cerca di garantire nonostante le innumerevoli carenze il servizio al cittadino, che è lobiettivo centrale del servizio della giustizia». Ai dipendenti del tribunale è arrivata anche la solidarietà del presidente Anm della Lombardia, Claudio Gittardi. Il magistrato ha ricordato che «le carenze di organico che si sono verificate negli ultimi anni e che avverranno anche in futuro ha effetti sullefficacia del lavoro di ogni ufficio».
In tribunale la rivolta degli impiegati, cori e bandiere contro Brunetta
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