Tromba d'aria a Venezia: crolla il palco del Jammin' Festival. Almeno 10 i feriti

Vento e pioggia di notevole intensità: crollano sei torri per le luci e le casse della struttura allestita al Parco San Giuliano per la quattro giorni di musica. Evento sospeso, sul posto le ambulanze. Traumi alle gambe e alla testa per i feriti. C'erano 30mila persone

Tromba d'aria a Venezia: crolla il palco 
del Jammin' Festival. Almeno 10 i feriti

Venezia - La bufera si è abbattuta improvvisa su Parco San Giuliano con raffiche di grandine e vento violentissime. Nell’area del concerto c’erano circa 30 mila persone e i ragazzi hanno cercato riparo sotto le torri, fatte di tubi innocenti, coperti con teli, e dove erano montate le luci e degli schermi per ritrasmettere le immagini dal palco. Sono proprio tra quelli che hanno cercato riparo i feriti, schiacciati quando il vento ha rovesciato sei torri. Al momento non è possibile ancora sapere la gravità delle lesioni. Alcuni tra gli infermieri intervenuti nei soccorsi hanno parlato di oltre una decina di feriti con fratture alle gambe e traumi cranici. L’atmosfera è inquietante e la paura si legge sul volto di tutti. I concerti all’Heineken Jumming Festival, la quattro giorni rock al Parco San Giuliano di Venezia sono stati sospesi. L'area è stata messa sotto sequestro giudiziario. Oltre alle torri della zona dei concerti, sono volate anche alcune delle strutture adibite a bar-catering, ombrelloni e persino il tetto di legno di un bar del casinò di Venezia ha rischiato di essere portato via. Nella sala stampa che è stata allestita sotto un tendone da circo, durante la bufera è stata tolta la corrente e i giornalisti sono stati invitati a spostarsi dalle loro postazioni perché la tenda era a rischio.

Il racconto Andrea e Francesco sono due ragazzi di Vicenza che lavorano nell’organizzazione del Festival. "Abbiamo visto arrivare una tromba d’aria - dice Andrea -. Noi come alcuni dei ragazzi che poi sono rimasti feriti abbiamo tentato di tenere con le mani le torri che ballavano per il vento. Per fortuna noi abbiamo capito subito che non c’era niente da fare e siamo scappati, altri purtroppo son rimasti sotto". Andrea e Francesco guadagnano 6 euro all’ora. In questo momento la situazione è tornata sotto controllo anche se l’area del concerto sembra stata investita da un bombardamento. Nella confusione del momento Giovanni Canitano, uno dei fotografi di musica più conosciuti d’Italia, è stato raggiunto da un ceffone scagliato da uno dei componenti del servizio d’ordine che lo accusava di scattare foto nel momento dell’emergenza.

In lontananza si continua a sentire il suono delle sirene delle ambulanze e di fronte al palco ci sono soltanto carabinieri, poliziotti, componenti del servizio d’ordine e giornalisti. Il pubblico è stato allontanato.

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