Pamela DellOrto
Si guadagna meno, il costo della vita aumenta, si chiedono più prestiti. Equazione semplice. Se non fosse che le banche chiedono tassi di interesse spesso molto elevati. E non concedono prestiti a chi non ha garanzie. Risultato: chi cade nel meccanismo del sovraindebitamento è costretto a rivolgersi agli usurari, pagare interessi elevatissimi e andare definitivamente in rovina. Un problema che in Italia coinvolge 500mila persone lanno. Daltra parte, secondo lIstat, il 74 per cento delle famiglie italiane convive con difficoltà economiche. Le richieste di credito alle banche sono aumentate dal 2002 del 37 per cento. Mentre lindebitamento medio delle famiglie è aumentato del 15 per cento. Un dato allarmante.
Per questo «Codici» Lombardia, Centro per i diritti del cittadino, ha presentato ieri - nel corso dellincontro «Non ho più soldi... che faccio?» - una proposta di legge per «prevenire e curare il fenomeno dellusura». E la Regione una mozione urgente - prima firmataria Silvia Ferretto, poi sottoscritta da tutti - con le stesse finalità.
Perché come ha spiegato in apertura del dibattito Ivano Giacomelli, presidente di «Codici», oggi «le famiglie si indebitano per pagare i debiti, e la deriva usuraia in questa situazione è scontata». Una conseguenza ovvia perché purtroppo, ha aggiunto il senatore Roberto Biscardini (Sdi), «se cè una cosa che non funziona in Italia è il sistema bancario: è troppo rigido e applica tassi al confine con lusura». Per fare un paio di esempi, le banche di Napoli applicano tassi del 7,5 per cento, a Milano del 4,5: quasi la metà.
Appoggiata da Provincia e Regione, la legge si prefigge di istituire un Fondo di prevenzione e di solidarietà alle vittime dellusura. E prevede listituzione di un osservatorio regionale in materia di usura e accesso al credito. Organo fondamentale «per combattere il fenomeno ed educare la gente», ha spiegato lassessore provinciale alla Sicurezza Alberto Grancini.
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