Si sono messi insieme i teatri di Roma, Rovigo, Livorno, Vicenza, Bolzano, Trento, e naturalmente lOpera Giocosa di Savona, per realizzare «Turandot» di Giacomo Puccini che andrà in scena questa sera e domani (ore 21.15) al Priamàr, per la prima volta nella città della Torretta.
Turandot, con il finale classico di Alfano, sarà diretta da Oliver Von Dohnanyi alla guida dell'Orchestra Filarmonia Veneta «Malipiero». La compagnia di canto vedrà alternarsi nelle recite Lisa Livingston e Karmen Ribera nel ruolo del titolo; Chiara Angella (apprezzata Aida nella scorsa stagione) e Rachele Stanisci, si alterneranno nella giovane e trepidante Liù; Calaf sarà impersonato da Kamen Chanev e Park Sung Kyu (anche per lui un ritorno).
In questa realizzazione spicca la fantasiosa e particolare lettura registica di Henning Brockhaus, artista di origini tedesche che vanta una lunga e proficua collaborazione con Giorgio Strehler e che ha ricevuto ben due volte il Premio Abbiati (attribuito dalla critica musicale italiana). La lettura di Brockhaus intende intrecciare all'interno dell'opera un noto fatto di cronaca occorso al compositore toscano: la storia di Doria Manfredi, cameriera di casa Puccini, che si tolse la vita a soli 23 anni perché accusata da Elvira, moglie del compositore, di essere l'amante del grande Maestro. Doria diventa Liù, l'innamorata di Calaf che si sacrifica per lui; orgoglio, amore, gelosia e passione divengono quindi i veri centri di gravità di una regia che rinuncia al tradizionale, colossal esotico per prendere invece la via del dramma intimista e ricco di sentimento.
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