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"Niente riconteggio". La Rai rigetta l'istanza su Ballando con le stelle

Sono volati stracci a distanza tra i vertici di viale Mazzini e l'associazione dei consumatori, che chiedeva l'accesso ai voti che hanno decretato la vittoria di Luisella Costamagna a Ballando con le stelle

"Niente riconteggio". La Rai rigetta l'istanza su Ballando con le stelle
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Il riconteggio non s'ha da fare. La vittoria di Ballando con le stelle rimane nelle mani di Luisella Costamagna. Dopo le proteste scatenatesi a seguito della finalissima del 23 dicembre per l'esito inatteso, il Codacons aveva presentato un'istanza alla Rai per accedere ai dati del televoto e procedere con un controllo sulla veridicità del verdetto finale. Ma da viale Mazzini è arrivato un secco no. "L'istanza è inammissibile", si legge nella nota ufficiale emessa dalla Rai, nella quale l'azienda rispedisce al mittente le richieste avanzate dall'associazione dei consumatori con toni decisamente forti.

L'istanza presentata dal Codacons

Il giorno dopo la finalissima di Ballando con le stelle (era la vigilia di Natale) il Codacons, sostenuto dall'Associazione degli Utenti dei Servizi Radiotelevisivi, aveva presentato un'interpellanza ufficiale per conoscere tutti i risultati delle votazioni social del pubblico, facendosi di fatto portavoce del malumore dei telespettatori. Secondo gli utenti, infatti, la vittoria finale sarebbe dovuta andare a Alessandro Egger, che sui canali social aveva surclassato la Costamagna. L'associazione si era detta intenzionata, dunque, a garantire la massima trasparenza a coloro che avevano votato, ricontrollando i voti.

Il rifiuto della Rai

La revisione dei dati raccolti dal televoto però non si farà. Nel documento di rigetto dell'istanza la Rai spiega che "non sussiste alcuna situazione giuridica qualificata e differenziata, meritevole di tutela secondo l'ordinamento giuridico, di cui le associazioni sarebbero titolari e che possa ricevere beneficio o tutela dalla visione dei documenti richiesti". E nella nota la Rai ha puntato il dito contro il Codacons reo di volere "platealmente sindacare la legittimità e la trasparenza della programmazione della scrivente concessionaria del servizio pubblico senza che alcuna titolarità o competenza siano state loro attribuite dalla legge". Secondo i vertici di viale Mazzini la richiesta presentata dall'associazione sarebbe "pretestuosa e temeraria" nel solo interesse di andare contro alla rete pubblica.

La replica del Codacons

La presa di posizione dei vertici Rai ha innescato uno scontro a distanza con il Codacons che, all'Adnkronos, ha replicato al rifiuto: "La Rai dimostra di non voler garantire alcuna trasparenza ai suoi telespettatori e ai tanti utenti. È una brutta pagina per l'azienda e per la trasmissione di Milly Carlucci, che pone il segreto di Stato su atti che, al contrario, andrebbero resi pubblici nell'interesse della stessa rete, finita al centro dello scandalo con proteste sollevate non solo dagli spettatori, ma dagli stessi giudici di Ballando, come nel caso di Selvaggia Lucarelli".

Dunque, il Codacons non si ferma di fronte al no "immotivato e insensato" della Rai e si prepara a presentare un ricorso ufficiale per "obbligare l'azienda a garantire trasparenza ai cittadini, che pagano il canone".

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