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"Se fosse capitato a un metalmeccanico...". Morgan scatenato contro X Factor

Il cantante è tornato sull'argomento all’inaugurazione della Biennale Milano. A prenderne le difese anche il sottosegretario alla Cultura, Vittorio Sgarbi

"Se fosse capitato a un metalmeccanico...". Morgan scatenato contro X Factor

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Continua a far discutere il licenziamento di Morgan da X Factor. Ancora una volta, infatti, Marco Castoldi è tornato a parlare del suo allontanamento dal talent targato Sky e l’ha fatto a Palazzo Stampa di Soncino, a Milano, a margine dell'inaugurazione ufficiale della Biennale Milano International Art Meeting, una mostra allestita in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne (25 novembre). Per lui non ci sono dubbi: è stato licenziato senza un motivo, ritenendo la decisione ingiusta. Poi, a chi gli chiede come fossero andate le cose con Fedez, Morgan risponde con un pizzico di ironia: “I nostri rapporti sono ottimi”.

Morgan e la sua opinione sulla decisione di allontanarlo da X Factor

“Non c'è una coscienza del professionismo, del lavoratore e dell'artigiano artista”, ha spiegato subito Morgan. Secondo lui, c’è una dimostrazione concreta di questo e così ha continuato: “Il fatto che io sia stato rimosso da un incarico, che era un lavoro... Tutti dicono che sono un privilegiato, ma sono un lavoratore normale che è stato licenziato senza un motivo. Poi, il cantante ha aggiunto: “Se fosse capitato a un metalmeccanico ci sarebbero le proteste di piazza. Se capita a me no”.

Ma non è finita, perché per Marco Castoldi è la mentalità che dovrebbe essere cambiata; dunque, ha proseguito: “È la mentalità che va un po’ cambiata, c'è una mentalità involuta. Infine, ha concluso: “Poi uno può fare anche delle leggi ma finché la mentalità è questa e si pensa che il musicista debba suonare gratis perché è bello”.

La nuova stoccata di Morgan a Fedez e l’opinione di Vittorio Sgarbi

Come sempre, Morgan non perde mai occasione per dire la sua e così, ha colto la palla al balzo per lanciare un’altra frecciata all’ormai ex collega: “L'arte non è mai violenta, è un'espressione di gentilezza e per questo dico che è femminile. Ma i testi del rap non è che siano proprio eccezionali. Dunque, ha sottolineato: “Un tempo, una decina di anni fa, quando l'hip-hop in Italia stava muovendo i primi passi, erano quasi interessanti perché sembrava quasi che sostituissero quelli dei cantautori, oggi però sono degenerati e sinceramente sono troppo violenti. E non mi piacciono i testi violenti”.

Dalla sua parte anche il sottosegretario alla Cultura, Vittorio Sgarbi che – presente alla Biennale Milano International Art Meeting – ha preso le difese di Morgan: “Della musica rap so poco. Per me la musica è Mozart, Puccini, Verdi e Chopin. Preferisco Chopin a qualsiasi rap e non mi pare che l'educazione possa venire dalla musica di Fedez, ha rivelato Sgarbi, prima di concludere: “Viene meglio da Morgan che è colto e può insegnare Beethoven e non credo che possa farlo Fedez o qualche 'rappista'.

E comunque uno che sente Chopin non può uccidere”.

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