"Vorrei vedere mio figlio tornare a correre…". Il dramma di Paola Caruso a Verissimo

Ospite nel salotto di Silvia Toffanin, la showgirl ha raccontato come sta vivendo questi mesi difficili a seguito dell’intervento a cui ha dovuto sottoporsi suo figlio Michele

"Vorrei vedere mio figlio tornare a correre…". Il dramma di Paola Caruso a Verissimo
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"Ho il cuore lacerato". Sono queste le parole con cui Paola Caruso ha definito il dramma che sta vivendo insieme a suo figlio, Michele, da un anno a questa parte. Nella giornata di ieri, domenica 24 settembre, la showgirl è stata ospite nel salotto di Silvia Toffanin, a Verissimo, per raccontare come sta affrontando la battaglia insieme al suo piccolo che, a seguito di una puntura di insetto in Egitto, ha riscontrato gravi difficoltà di deambulazione tanto da non riuscire a muoversi se non con un tutore.

L’intervento del piccolo Michele

Proprio recentemente, lo scorso 24 aprile, il piccolo Michele è stato sottoposto ad un intervento dalla durata di sei ore. L’operazione era l’unica speranza per potergli dare una piccola possibilità di tornare a camminare senza l’ausilio del tutore. Proprio per questo, Paola Caruso, nonostante le perplessità iniziali, ha deciso di far fare l’intervento al figlio: “Era l'unica speranza per poterlo fare camminare di nuovo, era fondamentale questo intervento, un bambino di 4 anni, sei ore di intervento, non sai cosa può succedere, pensi mille cose, avevo paura di farlo operare, perché vedi se una puntura guarda cosa mi è successo, chissà cosa può succedere in un intervento di sei ore”, ha raccontato a Silvia Toffanin. Poi ha aggiunto: “Non sapevo fino all'ultimo se farlo o non farlo, i dottori tutti mi hanno detto che dovevo farlo, non potevo per una mia paura non dare una possibilità a mio figlio”.

Il post-operazione

A distanza di diversi mesi dall’intervento, Michele è ancora costretto a sottoporsi continuamente a sedute di fisioterapia. Naturalmente, Paola ha dovuto fare forza a tutti i costi al suo piccolo, nonostante le difficoltà: “Noi mamme dobbiamo mentire, è una menzogna a fin di bene, gli ho detto che non avrebbe sentito niente, gli ho dovuto dare una gioia immensa per affrontare quello che ha affrontato. Io penso che un adulto non lo avrebbe sopportato il post. È stato tutto ingessato per 45 giorni, solo un bambino poteva sopportarlo, perché loro hanno una forza che noi non abbiamo più”. La showgirl era molto preoccupata per l’intervento dal momento che è un’operazione simile in Italia non si faceva da vent’anni: “Quando ha aperto gli occhi io ho respirato. Quello che doveva essere fatto per liberare il nervo è stato fatto, perché lì si era creata proprio una cicatrice, come un taglio, che occludeva il flusso”, ha raccontato a Verissimo e poi ha continuato: “Era un'operazione che in Italia non si faceva da vent'anni, ho avuto la fortuna di trovare un medico in grado di fare un'operazione di questo tipo. Lui passa le giornate, anche ora che gli è stato tolto il gesso, fa tutti i giorni fisioterapia, non ci siamo mai fermati”.

L’ultima visita

A fine estate, si attendeva l’esito dell’intervento che, purtroppo, non ha dato i risultati sperati; infatti, Michele ha dovuto sottoporsi ad un ulteriore controllo che, però, non ha evidenziato il miglioramento che i medici si aspettavano:"Il dottore sperava di trovare la situazione migliorata, dopo tutti i sacrifici che ho fatto, come se non bastasse mai, sembra che debba fare sempre di più”.

Una situazione che sta facendo molto soffrire la Caruso: “Mi sento impotente davanti alla sofferenza di mio figlio, da questa estate ha iniziato a dirmi, serio, ed è questo che mi preoccupa, lui come sta: ‘Mamma, non ce la faccio più, voglio che torni tutto come prima’. Cerco di fare le cose in cui non si sente diverso, perché lui lo sta metabolizzando. Vorrei solo vedere mio figlio tornare a correre come prima, sacrificherai qualsiasi cosa”.

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