da Trento
Solo la psichiatria potrà forse dare una spiegazione alla tragedia che si è consumata ieri mattina in una palazzina di Mezzolombardo, vicino a Trento, dove una madre di 44 anni, Sara Bolner, ha ucciso a coltellate la figlioletta di sei anni, Maria Lisa. La mamma viene descritta dai vicini come riservata, ma anche molto affettuosa con la bambina, e nel complesso si parla di una famiglia serena. Ieri mattina verso le 8 un urlo straziante ha sconvolto il quartiere di nuova costruzione alle porte del paese. Da quel momento le fasi sono concitate: Sara Bolner chiama il marito, Elio Concadoro, 46 anni, che è già al lavoro nella fabbrica di serramenti metallici di Lavis, a una decina di chilometri di distanza, e gli dice che la bimba non sta bene. Luomo intuisce dalla voce della donna che qualcosa di grave è accaduto e si precipita verso casa. Alle 8.35 è davanti al portoncino e incontra il medico che abita di fronte, Giuseppe Brescia, appena uscito di casa per andare al lavoro. Gli chiede di salire con lui per vedere che cosha la bambina e agli occhi dei due si presenta una scena allucinante: la piccola a terra in un lago di sangue e la mamma vicina che dice semplicemente «Eccola qui. Sembra morta».
Il medico tenta di rianimarla, anche se capisce che ha perso troppo sangue. Chiede anche alla mamma di aiutarlo ad alzare le gambine della piccola, mentre il papà chiama il 118. Arriva poco dopo lelicottero e arrivano anche i carabinieri. Mentre la bambina viene portata allospedale Santa Chiara di Trento, i militari capiscono subito che cosa è accaduto. Un coltellino da cucina, con la lama seghettata, sporco di sangue, è sul tavolo in sala.Tutto lappartamento è intriso di sangue. «Forse se i soccorsi fossero stati chiamati in tempo la bambina si poteva salvare» dice il dottor Giuseppe Brescia. Almeno cinque le coltellate inferte alla piccola, di cui due sulla mano destra, segno che Maria Lisa si è difesa disperatamente. I genitori sono stati accompagnati nella caserma dei carabinieri di Trento.
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