Milano - Poco dopo le 10.30 è stato firmato l’atto di fusione tra Unicredit e Capitalia, fusione che sarà efficace a partire dal prossimo 1° ottobre. L’atto è stato siglato nella cornice simbolica di piazza Affari alla presenza del notaio Piergaetano Marchetti. Presenti i vertici dei due istituti: Cesare Geronzi, all’ultimo giorno alla presidenza dell’istituto capitolino, Dieter Rampl, presidente di Unicredit, Alessandro Profumo, amministratore delegato di piazza Cordusio, Paolo Fiorentino, ad di Capitalia. Presenti anche le prime linea dei dirigenti di entrambi gli istituti di credito.
Geronzi: "Ora il sistema bancario è più forte" Sono del presidente Cesare Geronzi le
primissime dichiarazioni dopo la firma dell’atto di
fusione tra Unicredit e Capitalia e il brindisi con
l’italianissimo spumante Franciacorta: «Questa fusione è
importante», ha detto l’uscente presidente dell’istituto
capitolino a Palazzo Mezzanotte.
L’operazione «perfeziona la ristrutturazione del sistema
bancario italiano, lo consolida e lo rende molto più forte nei
confronti dei concorrenti internazionali. Soprattutto è
un’operazione che ci rende orgogliosi perchè l’abbiamo
immaginata il quattro maggio scorso e in quella data stabilimmo
che si sarebbe dovuta concludere entro settembre e ci siamo
riusciti con i nostri metodi e con un grande risultato dovuto
anche ai rapporti amichevoli sia con Profumo che con Dieter
Rampl». Geronzi coglie l’occasiome per spiegare che a Milano si
trova «benissimo». Tanto da andare alla prima della Scala, gli chiedono? «E
perché no? Per me sarà un esordio bellissimo anche perchè
amo molto la musica e questo è il suo tempio».
Ma cosa resta
adesso di Capitalia? Domanda che Geronzi lascia a Profumo: «è
lui ormai che deve rispondere». E l’amministratore delegato di Unicredit non si lascia pregare: di Capitalia «rimangono
28.000 colleghi importantissimi, milioni di clienti, rimane il
fortissimo radicamento nei territori in cui Capitalia ha sempre
operato. Rimane un patrimonio storico fondamentale che come in
tutte le operazione che abbiamo fatto verrà realizzato».
Profumo: "Venderemo gli sportelli col massimo guadagmno" I tempi della cessione di 155-180 sportelli da parte del gruppo Unicredit «sono legati all’ottimizzazione del valore dell’asset». Così Alessandro Profumo risponde, a margine della firma dell’atto di fusione con Capitalia, sulla tempistica della cessione degli sportelli, necessaria per ottemperare alle disposizioni dell’Antitrust. Non sono ancora arrivate offerte, ha continuato l’ad: «Stiamo partendo con il processo, sappiamo che il mercato italiano è interessante per molti player.
È difficile che qualcuno manifesti interesse per qualcosa, non sapendo ancora quali sono gli sportelli che cederemo. Come in tutti i processi - ha concluso - faremo le cose nel migliore dei modi per valorizzare i nostri asset».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.