«Vade Retro» trasloca a Napoli

La decisione è presa. La mostra più contestata dell’intera stagione si prepara a traloscare a Napoli per aprire i battenti, questa volta sul serio, il 2 agosto e rimanere esposta fino al 30 novembre. Questi gli accordi che sono stati presi ieri dall’organizzatore della mostra Andrea Brunello di Artematica con il sovrintendetente del polo museale di Castel Sant’Elmo, Nicola Spinosa. All’ombra del Vesuvio saranno esposte dunque, in barba alle proteste sollevate dalla Curia di Napoli e dal guardasigilli Clemente Mastella, non solo tutte le opere del progetto originale, ma delle nuove.
«La mostra va vista nella sua interezza - commenta l’assessore alla cultura Vittorio Sgarbi - e in questo Spinosa è più radicale di me. Ha visto il catalogo e concorda sul fatto che ci sia nulla da censurare». Pace fatta con il sindaco Moratti dunque? «Sono felice delle contraddizioni che sono nate, perchè dimostrano che la natura dell’arte è quella di entrare nella vita. la censura della Moratti è servita all’opera, così come successe con i bambini di Cattelan». Censura che è viene contestata anche a destra: «Manifesterò contro la censura alla mostra con i circoli della libertà - annuncia Giovanni De Nicola, capogruppo di Alleanza Nazionale in consiglio provinciale- perchè la censura è sempre un fatto negativo».


L’ultimo nodo che rimane da sciogliere, a questo punto, è la rescissione del contratto tra Artematica e il comune di Milano, che verrà discusso venerdì in giunta: «Una questione facilmente risolvibile» liquida la questione Sgarbi.

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