Gianpaolo Palazzo
Un uomo, la sua moto e il sorpasso: la domenica da incorniciare per Valentino Rossi è appena trascorsa. Il Dottore, oltre ad essersi bevuto Sete Gibernau nel Gp di Catalogna, ha superato con molte ore d'anticipo Schumacher e compagni in Canada. Certo, ci sono da mettere in conto gli orari diversi, ma i dati d'ascolto dicono che l'ultimo giro del pesarese su Italia 1 ha avuto un record storico con 9.236.000 spettatori incollati allo schermo. Sarà che in molti si sono stancati di vedere rosso, sarà che le vittorie mancano e il pubblico, oltre al panem, vorrebbe anche i circenses, i giochi, il divertimento. Nella domenica dominata dai motori, anche il calcio si è arreso: per Roma-Inter, finale di Coppa Italia, l'ascolto più alto è stato di 8.345.000 spettatori. Era il 16° del primo tempo, ore 21.50.
La Formula 1 ha ancora lo zoccolo duro di affezionati. Alla partenza (ore 20.35) erano 11.948.000, l'immediato errore del tedesco ha convinto qualcuno a rinunciare, tanto che lascolto è poi sceso a 8.812.000. Non c'è più il pilota mito. Schumacher durante il suo regno ha cannibalizzato tutto, ha tolto di mezzo molti piloti che potevano essere o diventare personaggi.
Nel frattempo il caro vecchio motociclismo si stava preparando alla riscossa. Gara dopo gara, vittoria dopo vittoria, gli appassionati sono cresciuti stretti attorno a Valentino, che con gli anni è diventato un talento ed esprime simpatia, inventiva e una capacità congenita d'imporsi. Non ci sono gomme o moto che tengano. Dietro Rossi, come il pifferaio magico, si allineano schiere di giovani che si arrampicano alle recinzioni della pista quando lui sfreccia. Vale li ricompensa con scherzi, sgommate, magliette dalle scritte improbabili... E, intanto, vince e ha sempre fame di successi.
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