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Vallettopoli bis: 20 casi, c'è il quarto indagato "A Lapo Elkann il fotoricatto da 300mila euro"

Il foto-ricatto da 300mila euro al centro della nuova inchiesta milanese compiuto ai danni di Lapo Elkann per fotografie compromettenti. Al vaglio del pm Di Maio 20 episodi di immagini ritirate dietro il pagamento di contanti: coinvolto anche un politico di centrodestra

Vallettopoli bis: 20 casi, c'è il quarto indagato 
"A Lapo Elkann il fotoricatto da 300mila euro"

Milano - La seconda inchiesta per i fotoricatti ai vip ha un quarto indagato. Per Vallettopoli bis il pm di Milano Frank Di Maio ha iscritto nel fascicolo anche Massimiliano Fullin, titolare del sito internet www.710games.com (che si occupa di giochi d’azzardo on line). L’uomo è appena stato assolto dal gup di Potenza nell’ambito dell’inchiesta sui vip del pm John Woodcock. Ieri nell’ufficio del pm Di Maio si è presentato Fabrizio Corona per fornire alcune puntualizzazioni su uno dei circa 20 episodi al centro della nuova inchiesta.

Ricattato Lapo Elkann Il fotoricatto da 300mila euro al centro della nuova inchiesta milanese sarebbe stato compiuto ai danni di Lapo Elkann e riguarderebbe fotografie compromettenti. È quanto si è appreso al palazzo di giustizia a proposito degli interrogatori che si sono svolti in procura a Milano nei giorni scorsi. Il fotoricatto ai danni di Elkann riguarderebbe fotografie scattate dopo l’episodio del ricovero per overdose che risale al 2005. Il nome di Elkann era già comparso quale vittima di una tentata estorsione da parte di Corona, in relazione all’episodio della serata trascorsa con un transessuale e conclusasi con l’overdose. Per quell’imputazione, però, Corona, condannato a tre anni e otto mesi nel primo filone dell’inchiesta, è stato prosciolto.

Vallettopoli bis Un politico avrebbe pagato 300 mila euro per ritirare alcune fotografie che lo ritraevano dal mercato delle riviste di gossip. Le altre vittime sono personaggi del mondo della politica e dello spettacolo. Gli altri tre indagati sono i due fotografi Max Scarfone e Maurizio Sorge e la titolare dell’agenzia Photo Masi, Carmen Masi. Gli inquirenti stanno facendo luce su una ventina di episodi, cercando di capire se alcuni vip siano stati ricattati o meno da fotografi, agenzie fotografiche o altri mediatori per il ritiro di foto dal mercato. Tra gli episodi all’attenzione del Pm Di Maio ce ne sarebbe uno che riguarda alcune fotografie scattate a un politico per il quale si potrebbe parlare di ricatto. In un’altra circostanza, invece, il sistema del ritiro avrebbe interessato un personaggio vicino a un politico.

Politico ricattato Appartiene all’area del centrodestra, secondo le prime indiscrezioni, il politico che avrebbe dovuto versare del denaro per evitare la pubblicazione di una foto imbarazzante, individuato nell’ambito dell’indagine sulla Vallettopoli bis. Nei prossimi giorni, verranno sentiti altri fotografi dal pm Di Maio e non è escluso che alcuni di questi interrogatori si svolgano fuori dal palazzo di giustizia per evitare eccessive attenzioni mediatiche.

Intecettazione L’inchiesta è partita all’inizio del 2008 da una intercettazione telefonica realizzata nell’ambito di un’indagine sul traffico di droga nei locali della Milano bene. Nell’intercettazione due persone parlavano tra loro dicendo: "Hai visto come gliel’hanno messo in quel posto!" riferendosi a un vip che aveva subito un ricatto per alcune foto compromettenti. Corona avrebbe confermato alcuni fatti già noti agli inquirenti. Al momento nessun direttore di riviste è indagato. Negli interrogatori dei giorni scorsi sono stati analizzati alcuni dei venti episodi al centro dell’inchiesta e sarebbe emerso anche il nome del direttore di Chi, Alfonso Signorini. All’attenzione degli inquirenti ci sono anche casi di fotografie scattate a Roma, ma le trattative per il ritiro sono comunque avvenute tutte a Milano.

Gli inquirenti stanno cercando di capire se i fotografi, quando si mettevano in contatto con i vip, agivano da soli o per conto di altre persone, tra cui responsabili di agenzie fotografiche.

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