Vaticano

Francesco contro Kirill: "Chi giustifica la guerra offende Dio"

Nuovo appello del Papa per la fine del conflitto in Ucraina. E cita Pio XII: "Nulla è perduto con la pace"

Francesco contro Kirill: "Chi giustifica la guerra offende Dio"

A più di nove mesi dall'invasione russa, alla vigilia del Natale, esce un libro che raccoglie tutti gli interventi pronunciati fino ad oggi da Papa Francesco per la pace. S'intitola Un'enciclica per la pace in Ucraina (edizioni TS - Terra Santa) ed è a cura del vaticanista de Il Fatto Quotidiano, Francesco Antonio Grana. Nell'introduzione, di cui sono stati pubblicati oggi alcuni stralci dal Corriere della Sera, il Papa è tornato a parlare di pace.

"Dio è un Dio della pace, dell'amore e della speranza", ha scritto il Pontefice argentino. Nelle parole papali è impossibile non notare una critica all'atteggiamento tenuto dal patriarca russo Kirill che sin dallo scorso febbraio ha giustificato in più di un'occasione questo conflitto, sostenendo che "è giusto combattere" per non accettare il peccato come modello di vita. Il capo della Chiesa ortodossa russa ha anche affermato in un'omelia che i soldati russi che moriranno in combattimento in Ucraina si guadagneranno il Paradiso.

Francesco si è dimostrato decisamente contrario a questa lettura teologica-politica e lo ha ribadito nella prefazione al nuovo libro, scrivendo che "gli orrori della guerra, di ogni guerra, offendono il nome santissimo di Dio" e lo offendono "ancora di più se il suo nome viene abusato per giustificare tale indicibili scempio". Un'altra frecciata all'uomo che nel 2016 incontrò all'aeroporto internazionale José Martí dell'Avana. Non la prima: in un'intervista al Corriere della Sera, infatti, Francesco aveva svelato che nel corso di una video-conversazione con Kirill all'indomani dello scoppio della guerra lo aveva messo in guardia dal rischio di diventare "il chierichetto di Putin". Parole che avevano fatto infuriare il Patriarcato di Mosca e fatto sfumare il preventivato incontro in Kazakistan.

Nella prefazione, Francesco ha citato un suo predecessore "scomodo", quel Pio XII che proprio alla vigilia dello scoppio della Seconda Guerra Mondiale ebbe a dichiarare che "nulla è perduto con la pace, tutto può esserlo con la guerra". Proprio sulla guerra in Ucraina, uno degli attacchi più duri al Papa argentino per la sua linea pacifista era stato sferrato dal New York Times che lo aveva paragonato in chiave denigratoria proprio ad Eugenio Pacelli.

Infine, nella prefazione Bergoglio ha avuto elogi anche per il sito del Fatto Quotidiano, testata su cui scrive il curatore della raccolta. Il motivo? Perché"fin dall’inizio di questo conflitto, ha sempre dato ampia risonanza a queste mie parole" .

Intanto, in vista dell'8 dicembre, il Papa ha annunciato una preghiera per la pace, per la martoriata Ucraina.

Un'enciclica per la pace in Ucraina

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