
Poco prima delle 11.20 il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, è arrivato in Vaticano per un incontro con Papa XIV previsto per le 11.30 al Palazzo Apostolico. Con lei ci sono anche i due vicepremier, Matteo Salvini e Antonio Tajani, e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano. Subito dopo l'incontro con il Pontefice, Meloni ha incontrato il segretario di Stato di Sua Santità, il cardinale Pietro Parolin. "Durante i cordiali colloqui in Segreteria di Stato sono state sottolineate le buone relazioni esistenti tra la Santa Sede e l'Italia ed è stato rilevato il comune impegno per la pace in Ucraina e in Medio Oriente e l'assistenza umanitaria a Gaza. Nel prosieguo della conversazione ci si è soffermati su alcune questioni afferenti ai rapporti bilaterali, come pure su tematiche d'interesse per la Chiesa e la società italiana", si legge nella nota della Santa Sede.
Si tratta del primo faccia a faccia ufficiale tra il presidente del Consiglio e il Pontefice che è succeduto a Papa Francesco ed è durato più della mezz'ora canonica che di solito viene dedicata a questi incontri. I due avevano avuto il primo colloquio telefonico già il 15 maggio, pochi giorni dopo l'elezione, quando il premier dichiarò sostegno e apprezzamento per gli "sforzi della Santa Sede per la pace e la cessazione dei conflitti in tutti gli scenari di crisi dove le armi hanno preso il posto del confronto e del dialogo". Il 18 maggio, invece, Meloni aveva incontrato, seppur velocemente, il Papa subito dopo la messa di insediamento mentre il terzo contatto, di nuovo telefonico, è avvenuto il 20 maggio, quando i due hanno parlato approfonditamente dei "passi da compiere per costruire una pace giusta e duratura in Ucraina". Quindi, lo scorso 21 giugno Meloni e Prevost si sono incontrati in occasione del giubileo dei governanti e tra loro ci sono stati sorrisi e calorose strette di mano, oltre ad alcune battute. Tra gli argomenti trattati è stato reso noto che il presidente del Consiglio ha accennato al summit sulla sicurezza alimentare che si tiene in Etiopia.
"Molto piacere", ha detto il Papa stringendo la mano a Meloni che, congedandosi, ha augurato al Pontefice "buona giornata e buon lavoro". Meloni ha omaggiato papa Leone con un'immagine del 1600 dell'Angelicum, l'istituto dove ha compiuto gli studi papa Prevost come ha osservato lei stessa. Di contro, il Pontefice ha fatto donato al premier un libro su Sant'Agostino, a cui lui è devoto essendo agostiniano. Il premier, come si legge in una nota di Palazzo Chigi, "ha ribadito l'apprezzamento per l'impegno della Sede Apostolica per la pace in Ucraina, a Gaza e in tutte le aree di crisi".
Inoltre, Meloni "si è soffermata sull'importanza della libertà religiosa e sulla tutela delle comunità cristiane in Medio Oriente, che hanno sofferto le conseguenze delle crisi e dell'instabilità dell'area".