"Nuovo inizio Ue-Usa". Meloni tra Vance e von der Leyen: "Giorgia, pontiera e amica". La premier: "Passo in avanti"

A Palazzo Chigi si è tenuto il vertice Ue-Usa: al centro dell'incontro i dazi e le questioni globali. I ringraziamenti di Vance e von der Leyen a Meloni per averlo favorito

"Nuovo inizio Ue-Usa". Meloni tra Vance e von der Leyen: "Giorgia, pontiera e amica". La premier: "Passo in avanti"
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Giornata di incontri per Giorgia Meloni, che ha partecipato alla messa di intronizzazione di Papa Leone XIV in Vaticano. Già in piazza San Pietro, prima dell'inizio della celebrazione, il presidente del Consiglio ha catturato l'attenzione di curiosi ed esperti quanto Volodymyr Zelensky le si è avvicinato per abbracciarla con trasporto e affetto sotto lo sguardo del presidente Mattarella. Un gesto, quello del presidente ucraino, che spegne in pochi secondi giorni di polemiche strumentali alimentate dalle opposizioni, che vorrebbero convincere dell'isolamento italiano in Europa. Subito dopo la messa, invece, il premier si è unito alla delegazione italiana, guidata da Sergio Mattarella, che ha incontrato ufficialmente per la prima volta il Pontefice dalla sua elezione e, successivamente, sempre all'interno dei confini dello Stato Vaticano, ha incontrato il presidente israeliano Isaac Herzog. Nel pomeriggio è stata padrona di casa a Palazzo Chigi per l'incontro tra JD Vance e Ursula von der Leyen.

Il vertice di Palazzo Chigi

Poco dopo le 15.30 il presidente del Consiglio ha accolto il presidente della Commissione Ue e il vicepresidente Usa, reduce da un precedente meeting a Villa Taverna con Volodymyr Zelensky. Il portavoce capo della Commissione Ue, Paula Pinho, prima dell'incontro ha fatto sapere che il trilaterale è stato organizzato "per discutere delle relazioni Ue-Usa e di questioni globali". Nella fase iniziale aperta alla stampa, il premier Meloni ha prima ringraziato il presidente della Commissione Ue e il vicepresidente Usa e poi ha ricordato che "un mese fa a Washington avevo proposto al presidente Trump un incontro, sono molto orgogliosa di ospitare due dei leader di Ue e Usa per iniziare un dialogo". Ci sono materie, ha proseguito, "che sono di competenza della Commissione europea. Il ruolo dell'Italia è aiutare il dialogo". E sono tante le questioni da discutere, ha sottolineato Meloni, "problemi che vanno superati ma sappiamo soprattutto quanto le relazioni tra Europa e Stati Uniti siano fondamentali per un Occidente che vuole mantenere la sua unità e la sua forza, che deve essere ancora in grado di disegnare la rotta".

E rivolgendosi alla stampa, ma soprattutto ai suoi ospiti, Meloni ha aggiunto: "Sappiamo quanto siano importanti le nostre relazioni commerciali e siamo qui ovviamente per discutere di tutto questo. Io spero che la giornata di oggi possa essere un primo incontro e un nuovo inizio". Al termine dell'incontro, il premier ha lasciato un messaggio sui social: "Un confronto costruttivo oggi a Palazzo Chigi con il vicepresidente degli Stati Uniti J.D. Vance e la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. L'Italia intende fare la sua parte per rilanciare il dialogo tra Unione Europea e Stati Uniti: due realtà chiamate ad affrontare insieme le grandi sfide globali".

Prima del trilaterale, Vance ha definito la premier Giorgia Meloni "una buona amica", spiegando che "una delle cose che Giorgia Meloni si offerta di fare, e il presidente Trump ed io siamo felici di accettare, è quella di costruire ponti tra Usa e Europa". Il vicepresidente americano ha, quindi, ringraziato Meloni per aver organizzato l'incontro e l'Italia di aver reso possibile "a così tanti leader di venire qui a Roma a celebrare Papa Leone XIV". L'Europa, ha aggiunto Vance, "è un alleato importante per gli Stati Unitì anche se naturalmente abbiamo alcuni contrasti, come capita alcune volte agli amici, su temi come il commercio, ma abbiamo anche molti accordi, molte cose sulle quali lavorare insieme".

Ursula von der Leyen, prima del vertice, si è detta "ansiosa di tenere questo colloquio" e anche lei ha ringraziato "Giorgia per aver facilitato questo trilaterale". Per quanto riguarda i dazi, ha aggiunto il presidente della Commissione europea, "il nostro è il commercio più proficuo al mondo con più di mille miliardi di dollari all'anno. Per noi è importante che alla fine dei conti ci sia un accordo positivo per entrambe le parti". Sull'Ucraina "ciò che ci unisce è il desiderio di una pace giusta e duratura".

La mattinata a San Pietro

"Tu es Petrus", si legge nell'attacco del messaggio pubblicato da Meloni subito dopo l'incontro con Papa Leone XIV, citando il capitolo 16, versetto 18 del Vangelo di Matteo: "E io ti dico: tu sei Pietro, e su questa pietra edificherò la mia Chiesa, e le porte dell'inferno non la vinceranno" È il racconto dell'investitura di Gesù Cristo del suo apostolo Simone per fondare la prima Chiesa. "Oggi Papa Leone XIV inizia il suo Ministero petrino. C'è un legame indissolubile tra l'Italia e il Vicario di Cristo. Il popolo italiano guarderà a lui e alla Chiesa come guide e punti di riferimento, in questo complesso tornante della storia", si legge ancora nel messaggio del presidente del Consiglio, che rinsalda, se mai fosse necessario, il legame secolare tra lo Stato Italiano e il Papa.

A margine della cerimonia, poi, Meloni ha tenuto un bilaterale con Herzog nelle sale vaticane. I due si sono incontrati relativamente di recente: era febbraio quando il presidente dello Stato di Israele è stato accolto a Roma da Giorgia Meloni. In quell'occasione, inevitabilmente, il focus è stato posto sul conflitto israelo-palestinese e sulla necessità di un cessate il fuoco a Gaza, ma anche sulla cooperazione tra Italia e Israele, con un focus sul rafforzamento dei rapporti in diversi settori.

L'Italia ha sempre confermato il suo sostegno a Israele e in occasione della visita di Herzog a Roma di febbraio è stata anche ribadita la volontà di approfondire la collaborazione tra i due paesi, in particolare nei settori tecnologico, scientifico ed energetico.

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