
Il leone è simbolo di coraggio e audacia. Papa Leone evoca quindi una guida autorevole, soprattutto nei periodi di transizione, quando la Storia accelera. Il primo Leone (390-461) passò alla storia come Leone Magno, e divenne Santo. È considerato uno dei più grandi pontefici della Storia: difese la Chiesa dalla eresia e fermò Attila, evitando il saccheggio di Roma. Barra dritta sulla dottrina e azione diplomatica, quindi. Leone XIV, al secolo Robert Francis Prevost, si è affacciato ieri dalla loggia delle benedizioni e ha saluta la folla in Piazza San Pietro. Indossava la mozzetta e la mantellina rossa sopra alla talare bianca. Papa Francesco aveva scelto invece di non indossarle, rompendo con la tradizione, ora recuperata.
Torniamo al nome. Gli annali ricordano, tra gli altri, Leone III famoso per aver incoronato Carlo Magno (800). Giovanni de' Medici, secondo figlio di Lorenzo, divenne Leone X nel 1513. Fu un Papa particolarmente combattivo, anche se capace di grandi atti di pacificazione. Indisse un concilio ecumenico importante per rimettere in sesto la dottrina. Scomunicò Martin Lutero. Si oppose alla traduzione della Bibbia in volgare, idea cara alla riforma cattolica, specie di ambiente benedettino.
Probabilmente, però, Prevost, oltre all'inevitabile San Leone Magno, aveva in mente Leone XIII. Gioacchino Pecci scelse questo nome nel 1878, dopo la morte di Pio IX. Rimase sul soglio fino al 1903. Leone XIII affrontò tempi turbolenti dopo la fine del potere temporale della Chiesa. Pecci volle dare un segnale: il nome Leone evocava una leadership forte ma saggia, in grado di guidare la Chiesa verso il futuro ma senza comprometterne i valori. Leone XIII intendeva mantenere la continuità della dottrina ma anche aprirsi a un dialogo con il mondo moderno. Il 5 maggio 1891, Leone XIII pubblicò l'enciclica Rerum Novarum oggi considerata una pietra miliare della dottrina sociale della Chiesa. Il titolo, che in latino significa delle cose nuove, si riferisce alle nuove condizioni sociali ed economiche sorte con la Rivoluzione Industriale.
Il Papa difendeva la dignità e la sicurezza del lavoratore, affermava il diritto a un giusto salario, promuoveva il diritto a formare a formare associazioni e sindacati, confutava le dottrine (il socialismo) che teorizzavano l'abolizione della proprietà privata, rifiutava però l'avidità e l'egoismo. L'enciclica prendeva le misure allo Stato, che deve promuovere la giustizia sociale, evitando però di diventare oppressivo o invasivo, e stabiliva la centralità della famiglia, cellula fondamentale della società. Certo, non è il caso di farne un alfiere del progressismo, ammesso e non concesso che queste categorie siano appropriate per spiegare la Chiesa. Su molti temi, specie di costume, Leone XIII restava un conservatore. C'è un altro aspetto di Leone XIII che potrebbe aver colpito Prevost. Il predecessore infatti ebbe un rapporto molto positivo con la scienza. Leone XIV ha studiato matematica.
Leone XIV ha già rivelato il suo stemma: uno scudo diviso in due parti. A sinistra il simbolo stilizzato del giglio bianco in campo azzurro indica purezza ed è associato alla Vergine Maria.
A destra, in campo bianco, il sacro cuore di Gesù - posto sopra un libro chiuso - è trafitto da una freccia. Motto: In Illo unum uno (Nell'unico Cristo siamo uno, citazione agostiniana). Uno stemma dunque all'insegna della pace, dell'unità e della riconciliazione.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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