da Bergamo
Sangue e terrore nel centro di Zanica, paese alle porte di Bergamo, dove ieri mattina un giovane pregiudicato romeno, armato di due pistole e con indosso un giubbotto antiproiettile, ha ingaggiato un conflitto a fuoco con i carabinieri, fino a quando non è stato raggiunto da numerosi colpi: ora è ricoverato in gravi condizioni. Allospedale anche un militare dellArma, che ha riportato la frattura del polso. Poco prima lo straniero si era reso protagonista di un incidente stradale, finendo contro un muro mentre guidava unauto rubata; secondo fonti investigative era sotto leffetto di stupefacenti. Non è chiaro perché il romeno abbia iniziato la sparatoria né perché girasse con un tale armamentario indosso, dal momento che finora non ci sono segnalazioni di reati violenti riconducibili allepisodio.
Unipotesi è che nella notte volesse tentare un colpo e che per qualche motivo non lavesse compiuto, oppure che stesse per metterlo in atto o che fosse coinvolto in un regolamento di conti della malavita quando, guidando in maniera folle forse per effetto della droga, è andato a sbattere contro il muro di una casa. Da qui ha avuto origine linseguimento che si è concluso con la sparatoria. Nel pomeriggio è stata interrogata a lungo la compagna dello straniero, una giovane italiana che abita a Zanica. In un primo momento si era diffusa la notizia del suo arresto, ma la circostanza è stata poi smentita.
Il nome del romeno dovrebbe essere Ciprian Mitrofan di 23 anni, ma verifiche sono ancora in corso sui suoi documenti che potrebbero essere falsi. Il bandito, che ha sparato allindirizzo dei carabinieri 30 proiettili calibro 7,65 e ne aveva in tasca altrettanti, è stato colpito almeno 18 volte ma, secondo le stesse forze dellordine, è rimasto cosciente fino a quando è stato soccorso dai sanitari del 118. Ora è affidato alle cure dei sanitari agli Ospedali Riuniti di Bergamo, dove il malvivente, immigrato regolare in Italia, è piantonato 24 ore su 24. Decisamente meglio è andata al carabiniere ferito, lappuntato scelto Carmelo Territo, di 40 anni, in servizio alla stazione di Calcinate (Bergamo), che ha riportato la frattura di un polso, raggiunto da un proiettile. È stato operato nel pomeriggio. Nella tarda mattinata il militare ha ricevuto la visita del prefetto di Bergamo, Cono Federico. Al vaglio degli investigatori la posizione della ragazza, compagna del romeno, che è stata portata al comando provinciale dei carabinieri a Bergamo per essere ascoltata. Al momento non risulta siano stati presi provvedimenti nei suoi confronti.
Il conflitto a fuoco nel centro del paesino del Bergamasco è iniziato alle 9 circa, quando una pattuglia dei carabinieri di Calcinate ha intercettato lo straniero che, a bordo di unauto rubata, si era dato alla fuga dopo un incidente stradale ad Azzano San Paolo, paese poco distante. Alcuni residenti avevano segnalato laccaduto alla centrale operativa del 112, provocando limmediato intervento dei carabinieri di Seriate. Alla vista delle forze dellordine limmigrato ha sparato alcuni colpi di arma da fuoco e ha tentato di scappare con lauto. Sulle sue tracce si sono immediatamente messi i carabinieri. Poi, nel centro di Zanica, il bandito è stato intercettato da una pattuglia di Calcinate che, dopo aver allontanato numerosi cittadini, ha tentato di catturarlo. Il romeno non si è però arreso e ha ricominciato a sparare.
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