Roma - Nessun passo indietro. Il viceministro dell’Economia Vincenzo Visco sta preparando la sua risposta da portare mercoledì in Senato e non lascia la delega sulla Guardia di finanza.
Visco sta scrivendo infatti dossier sui fatti che lo riguardano, un’autodifesa dalle accuse di ingerenza sulle Fiamme Gialle in cui ricostruirà la vicenda dell’avvicendamento, richiesto e mai avvenuto, dei vertici della Guardia di finanza di Milano che indagavano su Unipol. La ricostruirà, almeno, dal suo punto di vista, e rispondendo a tutti punti di polemica che gli sono stati mossi. Così trapela da ambienti del governo e della Guardia di finanza. L’autodifesa, nelle intenzioni di Visco, dovrebbe evitargli la restituzione delle deleghe.
Quella del viceministro sarà la risposta istituzionale dell’esecutivo in aula nel passaggio più delicato della bufera che ha investito il viceministro del governo Prodi: il voto di palazzo Madama, quando Visco sarà attaccato con un fuoco di mozioni, interpellanze e ordini del giorno.
Ieri il viceministro nel ciclone è stato da Prodi a palazzo Chigi, dove è arrivato successivamente anche il ministro dell’Economia Tommaso Padoa-Schioppa. Prevedibile uno scambio di opinioni proprio in vista della complicata limatura del dossier di spiegazione davanti ai senatori, il 6 giugno. In aula dovrebbe essere presente lo stesso Prodi.
La strategia di Visco è stata dunque quella di tenere il punto e di non accennare minimamente a una possibile rinuncia alle sue competenze sulla Guardia di finanza. Dopo la fiducia ricevuta a nome di tutto il governo dal ministro per le Riforme Vannino Chiti, e dopo il parziale chiarimento con Clemente Mastella per il fuori onda trasmesso da Striscia la Notizia, Visco si è messo quindi al lavoro.
A Prodi, Visco ha esposto i contenuti della memoria difensiva che leggerà mercoledì in Senato. In ambienti della Finanza si parla di una risposta istituzionale nella quale le ragioni del viceministro saranno spiegate fino in fondo.
Chiti ha mantenuto però il riserbo su chi interverrà mercoledì in aula. Dovrebbe essere lo stesso Visco, ma il ministro per i Rapporti con il parlamento non ha escluso che sarà Prodi a parlare.
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