Videopoker e sponsor: il Comune in cerca di soldi

Meno «lacci e lacciuoli» dalla direzione centrale sul patrocinio agli sponsor commerciali, se è la strada per realizzare iniziative per la città. E «valutare una tassa di scopo su slot machine e videopoker, da destinare a progetti sociali». Visto che il business del gioco a Milano ammonta a circa 4-5 miliardi di euro l’anno, «tassiamo il vizio per trasformarlo in virtù». La prima richiesta arriva dall’assessore alle Attività produttive Giovanni Terzi e dal collega alla Salute Gianpaolo Landi di Chiavenna. Solo il secondo, invece, ha chiesto di valutare se il vizio del gioco possa «almeno produrre qualche virtù». Le due strade per ridare ossigeno alle casse comunali sono state indicate ieri all’assessore al Bilancio Giacomo Beretta, nel tavolo di giunta (senza il sindaco) riunito per fare i conti dei tagli alla spesa corrente per il 2010. Venti milioni in meno da spalmare su tutti i settori, e la protesta sollevata il giorno prima dall’assessore al Turismo Massimiliano Orsatti, l’unico della Lega, ha portato a casa un risultato: «Ero il più tartassato, con il 15% in meno del bilancio rispetto al 2009 (dai 7,3 milioni a 6,1), ma ho avuto garanzie che il mio taglio rientrerà nel range del 5-10% come per gli altri colleghi». Lo schema di budget proposto ieri agli assessori dovrà essere però rivisto tenendo conto che dalla prima versione è nato l’assessorato all’Ambiente, assegnato a Paolo Massari, che ha in capo il contratto di servizio ad Amsa: il capitolo (e i tagli) erano ancora in carico alla direzione dell’assessorato all’Arredo urbano di Maurizio Cadeo. Ora i bilanci dovranno essere scorporati: quello all’Arredo aveva in previsione 2010 230 milioni di euro (solo 400mila euro in meno dell’anno scorso), ma Cadeo precisa che «gran parte era rappresentato dalla gestione di Amsa. Con quello che resta valuteremo le priorità, non vorrei sacrificare iniziative come quelli nei parchi d’estate o il festival della luce che sta riscuotendo grande successo». Da verificare anche se dallo Stato arriveranno i sei milioni di euro che serviranno all’assessore alla Salute per le nuove competenze ai Comuni su disabili e malati psichici: in attesa di chiarimenti potrebbero essere appostati un paio di milioni a bilancio.
Per ora, la parola d’ordine dell’assessore al Bilancio è stata per tutti: solo spese obbligatorie (come quelle su scuole o case di riposo) e consolidate (iniziative che vengono confermate da anni). Le cosiddette spese di sviluppo, come progetti da lanciare ex novo, spettacoli, eventi, possono attendere. Prima le certezze, le ipotesi sono rimandate a marzo-aprile, quando saranno più chiari i trasferimenti dal governo e le sponsorizzazioni. E su questo punto Landi insiste: «Bisogna fare una programmazione di fund rising, per agevolare le imprese private a investire sui progetti del Comune.

Purtroppo fino ad oggi abbiamo incontrato molte rigidità da parte della segreteria generale nell’assegnare il patrocinio a marchi commerciali, ma se possono ripagare iniziative sociali, ben venga». Per la tassa di scopo su videopoker o slot machine puntualizza: «Il giocatore non spenderebbe di più, ma il 10% ad esempio potrebbe finire nelle nostre casse invece che in quelle statali».

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