Cronaca locale

Villa Erba apre al pubblico le stanze dove visse il grande Luchino

Anche un documentario per ricordare il regista de «Il Gattopardo» a quasi 30 anni dalla sua morte

Roberto Zadik

Domani sarà una giornata importante per gli appassionati di cinema e di Luchino Visconti in particolare. A Villa Erba di Cernobbio, verrà inaugurata la rassegna: «Le stanze di Luchino Visconti» che aprirà al pubblico le porte della sua casa materna. Alla presenza di politici come il ministro per i Beni Culturali Rocco Buttiglione e l’assessore regionale Ettore Albertoni, prenderà il via una manifestazione che permetterà al pubblico di visitare la villa di famiglia del grande regista. Un vero e proprio omaggio al cineasta milanese divenuto famoso per capolavori come «Il Gattopardo» e «Rocco e i suoi fratelli» a quasi trent’anni dalla sua morte, avvenuta il 17 marzo 1976.
L’evento rappresenterà un’occasione unica per farsi un giro nei sontuosi locali di questa splendida villa ottocentesca.
Curiosi e turisti potranno immergersi nelle atmosfere e nei ricordi familiari di Visconti ammirando una serie di affreschi, dipinti e mobili pregiati. Una dimora nella quale il regista passò parte della sua infanzia sviluppando quel senso estetico e quella passione per l’arte che furono alla base di molti suoi film. Tra testimonianze biografiche, come i ritratti dei nonni appesi alle pareti e le numerose feste organizzate nei saloni, la villa rappresentò un vero e proprio punto di riferimento per Visconti che tornò soggiornarvi all’apice della sua carriera.
E proprio come tributo alla sua personalità e alla sua arte, nel corso dell’evento verrà proiettato un documentario interamente dedicato al maestro. Un filmato che, realizzato dalla Scuola Nazionale di Cinema racconterà la vita e il legame verso la dimora di uno dei più acclamati autori italiani che proprio qui girò alcune sequenze del film «Ludwig» del 1973. Tutto questo sarà possibile nel corso dell’iniziativa che rientra nell’ambito di un progetto cominciato nel 2003.

E dopo due anni - e un finanziamento regionale di oltre un milione e duecentomila euro - finalmente sarà possibile visitare i luoghi in cui visse Visconti, passeggiando per le stanze di un vero e proprio capolavoro architettonico.

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