Violentata a 16 anni alla sagra del paese Lo stupratore è romeno

RomaUn ridente paesino di provincia. Ma dopo quello che è successo nella notte tra giovedì e venerdì, ad Arcinazzo la voglia di ridere è scivolata via assieme alle stelle, oltre agli altipiani che fanno bella questa località non lontana dalla Capitale. Una ragazzina di un paese vicino, appena sedici anni, sarebbe stata stuprata. Quando, ieri mattina, gli abitanti della (non più placida) Arcinazzo, sono venuti a conoscenza del fatto, di colpo hanno come perso la parola. Nei bar del borgo, giusto qualche mormorio. Solo per dire che, da ora in poi, Arcinazzo non sarà più la stessa. Non sarà più come era giovedì sera. Vestita a festa e spumeggiante di allegria, almeno fino a quando l’incubo non l’ha presa.
Nella parte alta del paese era in corso la «Magnalonga», una sagra che in questa località quasi di montagna va in scena tutte le estati. Un appuntamento consolidato al quale partecipano anche gli abitanti dei centri vicini. Con degustazione di piatti tipici, vini locali e alcuni spazi allestiti apposta per far divertire i più giovani, dove a farla da padrone è la musica. Ed è stato proprio in una di queste mini-piste da ballo a cielo aperto che la giovane studentessa, su di giri per via dell’alcol, ha conosciuto O.G.C, un ragazzo romeno di 18 anni, che di lì a poco avrebbe abusato di lei. Tra i due inizialmente è scoccato qualcosa, complice forse il vino. Tanto che la ragazza, almeno da quanto è emerso, avrebbe acconsentito ad appartarsi con lui. Poi, per un frangente di tempo abbastanza lungo da mettere in allarme parenti e amici, nessuno l’ha più vista. Finché, a notte inoltrata, non l’hanno ritrovata: in lacrime.
La ragazza ha raccontato alle amiche di essere stata violentata. «Non ricordo tutto quanto con precisione - avrebbe detto - a un certo punto ho perso i sensi e mi sono risvegliata che ero sporca di sangue». Immediata la denuncia ai carabinieri di Subiaco. Il resto è stato questione di poche ore. Diretti dal capitano Alessandro de Vico, i militari sono intervenuti sul posto per raccogliere alcune testimonianze. E, dopo aver ascoltato la descrizione che la vittima ha fornito del suo aggressore, sono andati a prendere il romeno. Figlio di genitori residenti in un’altra provincia del Lazio, era arrivato ad Arcinazzo da poche settimane, ingaggiato come vigilantes da una ditta privata.
Sconcertato il sindaco di Arcinazzo: «Sono 14 anni che organizziamo questo evento e non è mai accaduto nulla. Sono addolorato». L’ennesimo caso di violenza sessuale di questi giorni - a Ferragosto, sempre nei pressi della Capitale, è stata stuprata un’altra minorenne - lascia scossi.

Mentre il procuratore di Tivoli, nel cui territorio di competenza ci sono 75 comuni, tra cui anche quello di Arcinazzo, lancia l’allarme: «Servono rinforzi, di questi episodi nella zona se ne sono verificati diversi». Intanto il presunto colpevole sarà interrogato oggi dal gip del tribunale di Tivoli che dovrà decidere se convalidare o meno il fermo.

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