Un nuovo arresto per violenza sessuale seguito a unaggressione avvenuta in pieno centro e allora di pranzo, allinterno di un bar. Una donna straniera, barista del locale in questione, infatti, ieri è stata letteralmente assalita da un connazionale, un cliente del bar. Un uomo che, dopo aver consumato il suo pasto, ha atteso che il locale si svuotasse dal pienone dellora di pranzo e ha più volte invitato la donna ad avere rapporti sessuali con lui. Quindi, davanti al suo rifiuto, non ha esitato a raggiungerla dietro il bancone e lì lha aggredita, palpeggiata più volte, arrivando persino a sfilarle i pantaloni. Davanti alla reazione della poveretta che tentava in ogni modo di difendersi, lo sconosciuto ha poi afferrato una bottiglia e, dopo averla rotta, ha impugnato il coccio ferendo sulla schiena la donna. Portata al Fatebenefratelli la barista è stata medicata e dimessa con una prognosi di tre giorni
È avvenuto tutto in via Tadino (zona Buenos Aires), qualche minuto prima delle 13, al bar «Etiopia». La barista, una ragazza eritrea, stava lavorando come sempre quando si è accorta che nel locale era rimasta sola con un cliente. Probabilmente non ci avrebbe fatto caso, continuando a fare il suo lavoro, se il tizio in questione - anche lui eritreo - non avesse cominciato, con fare mellifluo, a proporle di fare lamore con lui.
Allinizio la donna si è limitata a rispondere negativamente alle «offerte» del cliente del bar. Quando si è accorta che avrebbe dovuto, invece, chiamare immediatamente soccorsi, era troppo tardi: il suo connazionale laveva già raggiunta dietro il bancone e, come un polipo, le stava mettendo le mani dappertutto. La ragazza ha cominciato a gridare, ma leritreo non sembrava proprio farci caso. Anzi: le aveva già slacciato i pantaloni e, spingendola contro il lavandino, cercava in tutti i modi di penetrarla.
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