Emilio Tadini (Milano, 1927-2002) è stato pittore, scrittore e poeta. Laureato in lettere, inizia la sua attività letteraria sul Politecnico di Elio Vittorini nel 1947 (qui esce il suo primo poemetto, La Passione secondo Matteo), pubblicando saggi, romanzi, poesie e monologhi. La sua attività di pittore inizia negli anni Cinquanta, inserendosi nel panorama artistico in modo del tutto autonomo e più tardi aderendo prima al realismo e poi allinformale: espone le sue prime opere negli anni Sessanta (lascesa avviene con la partecipazione alla collettiva allo Studio Marconi nel 1965 insieme a Mario Schifano, Valerio Adami e Lucio Del Pezzo) ed è invitato alla Biennale di Venezia nel 1978 e nel 1982. È stato residente del premio letterario «Bagutta», dal 1997 al 2000 presidente dellAccademia di Brera e per anni critico darte e di letteratura del Corriere della sera. Nel 2001 Palazzo Reale, a Milano, ospita lultima mostra antologica a lui dedicata, allinterno della quale esponenti del mondo della cultura quali Umberto Eco, Arturo Carlo Quintavalle, Alan Jouffroy gli rendono lultimo omaggio. Tra i suoi libri: Larme lamore (Rizzoli 1963), LOpera (Einaudi 1980), La lunga notte (Rizzoli 1987), La tempesta (Einaudi 1993), che ha avuto anche una versione teatrale (Milano, Teatro Parenti, nel 1993).
Ha anche pubblicato poemetti (Linsieme delle cose, Garzanti 1991) e opere saggistiche, tra cui La distanza (Einaudi 1998) e Locchio della pittura (Garzanti, 1999). A un mese dalla morte uscì il romanzo Eccetera (Einaudi, 2002).- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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