Web e bullismo, parte la crociata

Basta con il cyberbullismo: il ministro dell’Istruzione britannico Alan Johnson lancia un appello ai gestori di siti internet come YouTube. Johnson chiede di vietare la diffusione di video girati dai ragazzi in cui si mostrano atti di bullismo verso studenti e insegnanti.
In Italia si accoda il ministro della Pubblica istruzione Beppe Fioroni, sollevando un tema «che da novembre viene posto all’attenzione di tutti i soggetti coinvolti anche in Italia». Il ministro è intervenuto chiedendo genericamente «collaborazione dei gestori dei siti» nell’educazione dei ragazzi all’uso dei nuovi mezzi. Non ha parlato di censura ma di «controlli per individuare e rimuovere contenuti violenti, perché la rete è libertà ma deve esserlo per tutti e deve difendere la libertà non solo dei più forti».


E mentre i due ministri chiedono la collaborazione dei gestori dei siti web, il governo cinese ha deciso di correre ai ripari contro il dilagare della internet-dipendenza: i giovanissimi non potranno giocare on line più di 3 ore. Secondo Pechino infatti tra i 140 milioni di internauti, almeno il 14 per cento dei giovani ha sviluppato vere e proprie dipendenze.

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