Alessandra Caramico
Una vittoria da 1.350.000 dollari farebbe sorridere chiunque, ma non Tiger Woods: quando John Daly non ha imbucato un corto putt per il par alla seconda buca di spareggio regalandogli la vittoria nell'American Express Championship, il numero uno del mondo si è coperto gli occhi con la mano scuotendo la testa ed è apparso più dispiaciuto che contento. Finale che ha lasciato a bocca aperta anche gli spettatori, che avevano seguito il play off facendo un tifo da stadio per entrambi, e che quando la palla di Big John ha sfiorato la buca passando oltre sono rimasti in assoluto silenzio, attoniti. Tiger ha vinto così il sesto titolo del 2005 e l'11° torneo della serie World Golf Championship in 21 partecipazioni. Una vittoria meritata per Tiger, che è rimasto nel gruppo di testa nelle prime tre giornate e ha tirato fuori gli artigli nel finale, mettendo a segno un importantissimo birdie al par 4 della 16 per andare a un solo colpo da John Daly. L'aggancio è avvenuto alla 17, quando Daly non ha imbucato un putt da un metro e si è fatto raggiungere dalla Tigre. Chiusa in par da entrambi la prima buca di spareggio - la 18 -, il torneo si è deciso alla buca successiva scelta per il play off, il par 4 della 16 dove Tiger aveva imbucato il birdie decisivo per il -10 finale. Quando Daly ha messo il drive a destra tra gli alberi e Woods ha piazzato il legno in fairway, è sembrato che i giochi fossero fatti. Invece il biondo americano con un grandissimo recupero ha messo la palla in green più vicina alla buca di quella di Tiger, e lì la situazione si è di nuovo capovolta. Poi Woods non ha imbucato il suo putt lasciandosi un facile tapin per il par e lo stesso ha fatto Daly, che però aveva un putt per il par un po' più lungo. Erano tutti pronti per andare alla terza buca di spareggio quando è successo l'imprevedibile: Daly ha sbagliato il putt e Tiger ha vinto.
Sul Tour Europeo si è giocato l'Abama Open de Canarias, torneo valevole anche per il Challenge Tour, vinto a sorpresa da John Bickerton. L'inglese, numero 118 dell'Ordine di merito, ha conquistato la sua prima vittoria dopo 287 tornei giocati e 5 secondi posti in carriera. Non hanno passato il taglio gli italiani Andrea Maestroni, Marco Bernardini e Massimo Florioli. Sul Senior Tour sesto top ten consecutivo per Pippo Calì, che ha concluso in sesta posizione l'Open del Portogallo vinto dall'americano Jerry Bruner.
Per quanto riguarda il golf femminile la nostra Giulia Sergas non ha passato il taglio al Longs Drugs Challenge, torneo del circuito americano vinto dalla cilena Nicole Perrot. Solo 22ª la numero uno del mondo, la svedese Annika Sorenstam.
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