Saremo noi che abbiamo nella testa un maledetto muro, cantava Ivano Fossati. A Milano lepopea dei writers si arricchisce (si fa per dire) ogni giorno di nuovi colpi di scena, tra processi spettacolo, zone franche e tolleranza zero. Lultima puntata ha come scenario una parete del quartiere Isola, dove il Comune sta sperimentando lultima arma segreta per sconfiggere lacerrimo nemico in bomboletta spray: una speciale vernice realizzata con prodotti chimici antigraffiti che permetterebbe la facile rimozione delle scritte ribelli. Il muro in questione è quello di un passaggio pedonale per disabili che collega via Guglielmo Pepe a via Farini, divenuto in questi giorni oggetto di un grottesco braccio di ferro tra i rappresentanti della legalità e gli imbrattatori che rivendicano il loro diritto a sporcare. Così, mentre di giorno gli addetti del Comune tentano di sperimentare le nuove vernici, di notte i graffitari fanno comparire nuove scritte beffarde. Una dichiarazione di guerra immediatamente raccolta dal vicesindaco De Corato, principale fautore della tolleranza zero, che ha annunciato un inasprimento dei controlli e nuove denunce. Lultima ha colpito un giovane di 25 anni colto in flagrante proprio mentre imbrattava il muro della discordia, mentre un altro writer è stato identificato per lo stesso reato. «Un comportamento vergognoso - ha dichiarato il vicesindaco - anche perchè riguarda unazione del Comune volta ad agevolare il passaggio dei disabili».
De Corato approfitta per ricordare che, da quando è stato istituito il Nucleo Decoro Urbano sono già 72 i writer denunciati penalmente, sette i processi già chiusi con le condanne dei responsabili e 4 le presenze del Comune in procedimenti in corso come parte civile. «I giovani individuati sappiano che rischiano pure la reclusione in base alla nuova riformulazione dell'articolo 639 e mi auguro che la Procura non tenga nel cassetto le denunce...». AllIsola la «guerra» continua e il vicesindaco è sicuro di vincerla aumentando gli appostamenti della polizia locale, quegli stessi appostamenti che hanno consentito le ultime denunce. Lultima riguarda un giovane già recidivo e responsabile dei due episodi nella stessa zona. De Corato spera in punizioni esemplari, perchè «è ancora più vergognoso che si inneschi una competizione stimolata dall'aver saputo che si stanno approntando sperimentalmente delle vernici antigraffiti».
Poi il vicesindaco lancia unaltra stoccata alla Procura: «È passato ormai un anno da quando è stata inasprita la pena per i writer (reclusione fino a 2 anni se recidivi, multa fina a 10 mila euro). E sono almeno 35 gli episodi segnalati all'autorità giudiziaria da Polizia Locale e Forze dell'ordine, di cui 18 dai vigili. Ma da quella data finora nessuna notifica di rinvio a giudizio è stata comunicata al Comune».