Milano non si può presentare così sporca allappuntamento mondiale del 2015. Parola di Silvio Berlusconi che di città del mondo ne ha girate parecchie. Non cè tempo da perdere. «Milano deve urgentemente imparare a diventare pulita. Ci sono troppi graffiti e sporcizie in giro» sostiene il presidente del consiglio intervenuto ieri per telefono agli stati generali di Expo.
Che Milano non sia pulita non è una novità: due anni fa era stato il sindaco a sollevare il problema, unendosi al coro dei residenti di Papiniano che da anni lottano per lo spostamento del mercato e dei suoi olezzi, alle mamme e a si disabili che quotidianamente devono fare i conti con la maleducazione dei padroni dei cani e dei loro escrementi, di chi si ritrova a lavare la facciata del proprio palazzo imbrattato. A questi si aggiungono le nuove emergenze: campi nomadi abusivi che non beneficiano del servizio di raccolta dei rifiuti e della pulizia delle strade su cui sorgono e il fenomeno della movida selvaggia che lascia ogni notte dietro di sé un mare di rifiuti e di bottiglie di vetro rotolanti.
Lamministrazione ha cercato di arginare la situazione su diversi fronti: è di novembre infatti lordinanza che vieta il consumo di alcol in luoghi pubblici quando crea situazioni di disturbo, divieto punto con una sanzione di 500 euro (68 le multe comminate in sei mesi), una contro i writer colti in flagrante (57 multe), cui si aggiunge il pacchetto sicurezza che prevede fino a 3 anni di carcere. Più recente invece è lordinanza che vieta la vendita di bevande in bottiglie di vetro nei luoghi della movida dai Navigli fino alle colonne di San Lorenzo, passando per Corso Como e lArco della Pace: pochissime sono le multe comminate ai gestori dei locali, contro le 350 sanzioni elevate agli autonegozi, di cui 252 solo a San Siro. Scarsi i controlli sui padroni dei cani, che avrebbero lobbligo di raccogliere le deiezioni dei cani a quattrozampe: nel 2008 sono stati puniti solo 200 proprietari.
Promossa la pulizia delle strade, secondo un sondaggio sulla qualità del servizio di Amsa: per questo vengono impiegati ogni giorno 2500 uomini. Sono 3 milioni 600mila metri quadri di marciapiedi lavati ogni settimana, 1410 km di strade alla settimana, pari al 35,5% del totale. Nelle aree sensibili i Navigli, la stazione Centrale, Duomo, Castello, Paolo Sarpi e Buenos Aires lavorano quotidianamente 196 persone con 126 automezzi. «Bene i servizi pianificati» per lassessore allArredo urbano con delega ai servizi ambientali, Maurizio Cadeo, che si dice più critico invece «su quelli che sono nuovi servizi, le emergenze, come lo spalamento della neve, le discariche abusive, le aree intorno ai cantieri e ai campi abusivi. Si può fare di più. Certo in un periodo critico per il bilancio di Palazzo Marino, lazienda non può certo limitarsi a chiedere più fondi o ad abbassare la qualità di alcune prestazioni a vantaggio di altre». Insomma far quadrare i conti e fornire servizi sempre migliori non è certo facile, anche perché lamministrazione ha concentrato un notevole sforzo economico nella pulizia dei graffiti: «con 25 milioni di euro in tre anni Milano è lunica amministrazione in Italia - si difende Cadeo - ad avere pulito gratuitamente le facciate di tutti i palazzi imbrattati. Gli amministratori di condomini non sono stati altrettanto solerti nel rispondere alle nostre offerte di abbonamenti per la manutenzione dei palazzi.
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