Quarantenni vittime della quotidianità, raccontati da Gianni Fantoni. Un percorso che parte dallinfanzia di un bambino lievemente sovrappeso, i primi approcci con i dietologi, la solitudine, il rifugio nella televisione, nella radio, per arrivare al complicato rapporto con il telefono e con un ampio stralcio sul mondo delle telecomunicazioni e della tecnologia. Allinterno dello spettacolo, questa sera e domani allo Zelig, lartista smaschera con laiuto del pubblico i metodi di persuasione dellocculto e della lettura della mano. Non manca un breve ma intenso momento comico basato sulle «facce»: le curiose imitazioni, anche inedite, di oggetti, concetti, e astrazioni. Con il pubblico chiamato a partecipare con richieste di imitazioni «senza rete». Una «specialità» che ha dato grande popolarità a Fantoni, nato a Ferrara il 20 giugno 1967. Non molto fortunato il suo debutto: nel 1990 partecipa a «Stasera mi butto» su Rai Due e viene subito eliminato. Ma appena un anno dopo diventa popolare intervenendo al «Maurizio Costanzo Show», dove propone limitazione di oggetti calamitando i favori del pubblico, diventando subito un classico tanto che nel 92 lo troviamo a condurre con Claudio Bisio «Striscia la Notizia». Fantoni perfeziona il suo talento, anche come autore, attraverso radio, teatro, cinema, e televisione.
Come regista vince il premio alla migliore regia con «Il Calciobalilla» al concorso "Cinema in diretta" di Aosta nel 2001. Fantoni si è dedicato anche al fumetto umoristico creando una serie di personaggi per «Be Bop A Lula»fondato da Bonvi e Red Ronnie.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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