Ebbene sì, cè vita nel centrosinistra. Ben due le notizie di ieri: prima, la candidatura solitaria di Emma Bonino alla presidenza, sulla quale in serata sembrava potersi agglomerare buona parte del centrosinistra; seconda nuova, il mandato esplorativo dato dal Pd a Nicola Zingaretti per «accertare le condizioni politico programmatiche e la candidatura più idonee e coerenti per costruire una nuova e larga alleanza per le elezioni regionali nel Lazio».
Una mission impossible, quella dellattuale presidente della Provincia, che in un modo o in un altro viene sempre tirato per la giacchetta dentro lagone elettorale. Zingaretti peraltro ha i giorni contati. Già, perché qualcuno a sinistra si è accorto che il conto alla rovescia va avanti inesorabilmente (siamo a meno 81 al voto) e che dallaltra parte cè una candidata che tra pochi giorni inizierà a fare campagna elettorale, prendendosi di fatto un giro di vantaggio. «Entro giovedì sera - dice Zingaretti - conto di riferire direttamente al segretario nazionale lesito di questa mia esplorazione». Zingaretti ha anche garantito che non guarderà solo allorticello piddino, ma allargherà gli orizzonti « in modo da costruire una coalizione larga e capace di vincere. Da tempo affermo, infatti, che nel Lazio ci sia la possibilità di trovare nomi eccellenti che possano sfidare con successo le destre». Alla faccia dellottimismo. Qualcuno naturalmente ipotizza che il ruolo di esploratore da parte dellinquilino di Palazzo Valentini preluda a una sua candidatura diretta alla Pisana. Ma di cambiare indirizzo Zingaretti sembra non avere nessuna voglia, lui continua a sostenere. Ma di fronte alla richiesta di fare il savatore della patria rossa saprebbe tirarsi indietro? Di questo ci permettiamo di dubitare.
Peraltro il totonomi è lungo come un menu di una trattoria. Di Zingaretti abbiamo già detto. Poi cè sempre Esterino Montino, attuale reggente della Pisana e quindi sorta di candidato naturale. E non è mai uscito davvero dallorizzonte lipotesi Walter Veltroni. E poi cè lei, Emma Bonino, che ieri ha mandato messaggi chiari al partito: «Per il Pd se mi appoggiassero sarebbe una grande possibilità - ha detto - un gesto di coraggio per uscire dal pantano». Il sasso lha lanciato, qualcosa è già accaduto: lappoggio dei Verdi («tutto il centrosinistra dovrebbe sostenerla», Angelo Bonelli dixit) e un mezzo sì dal senatore del Pd Ignazio Marino, convinto dellopportunità di una candidatura femminile e di alto profilo.
Di sicuro però una candidatura come quella della Bonino allontanerebbe lipotesi di unalleanza con lUdc. Che rappresenta di fatto lunica vera speranziella di vincere per il centrosinistra. Lo dice un sondaggio Ipr commissionato dallUdc Lazio: il centrosinistra è indicato al 42,5 per cento, il centrodestra al 47 per cento con i casiniani all8 per cento. In altri termini, lUdc con Polverini vincerebbe a mani basse, mentre con Zingaretti (questo il nome proposto nel sondaggio) il vantaggio sarebbe minimo. E allora? Allora qualcuno propone un ticket con la Bonino e un esponente cattolino, praticamente politica transgenica: un Ogm elettorale.
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