Monti passa alle vie di fatto e la Camusso si mette subito di traverso e lancia una minaccia sibillina: "Il governo deve sapere che 40 è un numero magico intoccabile". Bersani le va dietro e fa dei distinguo: "Sulle pensioni su alcuni punti potremmo essere d’accordo, su altri no". Angeletti: "Si lavorerebbe gratis, è ingiusto". E la Cisl aggiunge: "Il solo annuncio della riforma sta provocando danni". Ma la Marcegaglia avverte: "Ormai di intoccabile non c'è più niente". E Marchionne: "E' tempo di lasciar lavorare Monti". Che fine ha fatto l'urgenza di approvare le riforme? L'Italia cresce poco: ecco perché di Nicola Porro
Nuovo appello della Confindustria: "I partiti pensino soprattutto al bene del Paese, quindi si abbassino i toni". E chiede che Monti faccia presto
Il presidente di Confindustria avverte: "Se non si mette fine a questa situazione drammatica, l'Italia non avrà più accesso ai mercati finanziari"
La presidente degli industriali: "Con uno spread a 500 punti non possiamo andare avanti a lungo. Sono 8,7 miliardi di euro in più di costo della spesa pubblica all’anno. Fare subito le riforme"
Dagli Usa, il presidente di Confindustria in pressing sul governo: "Attuare subito le riforme, altrimenti le conseguenze per il Paese saranno disastrose". E sull'euro: "Mi piace". Il testo della lettera presentata a Bruxelles? "E' corretto negli obiettivi e positivo nelle cose dette, ma ora deve far seguire i fatti"
La Marcegaglia parla ai giovani di Confindustria, riuniti a Capri: "Non sta a noi dire se bisogna cambiare il governo oppure no. Noi siamo un grande paese e non possiamo continuamente farci commissariare dall’Europa". Poi chiede - e ottiene - un applauso e una standing ovation per Napolitano: "E' lui il nostro punto di riferimento"
Il gruppo torinese non arretra. Il presidente John Elkann ha già dato le dimissioni. E Marchionne non vuole nemmeno parlare della Marcegaglia: "La Fiat non c’entra con Confindustria, quindi lasciamola fuori per favore". E sugli scioperi: "Sono una cattiva idea"
Il leader di Confindustria si scaglia contro l'ipotesi di un condono: "E' sbagliato, premia i furbi". Ma nel 2002 la sua azienda ne usufruì. Poi lascia uno spiraglio al governo che con il decreto sviluppo può salvare il Paese e smentisce di voler scendere in politica. Sulla Fiat: "Non credo che lascerà in Italia"
La Marcegaglia costruisce manifesti programmatici con gli imprenditori e i banchieri, mettendo in fila regole rigidissime. In privato, per chiudere i conti e i contenziosi di un passato non proprio limpido, il suo gruppo sborsa all'Eni 4 milioni di euro per chiudere un imbarazzante contenzioso...
Il cinismo dell’ad del Lingotto, la nostalgia di Lady industria per la guerra fredda e l’abilità di Mr Tod’s nel spararle grosse