L’Alta corte di giustizia di Londra: Assange liberato su cauzione. Il giudice Duncan Ouseley ha respinto l’appello presentato dalle autorità britanniche contro il rilascio del fondatore di Wikileaks. Le 200mila sterline versate in serata. Fuori e dentro l'aula i sostenitori del sito
Julian Assange
Il fondatore di Wikileaks è stato liberato dietro il pagamento di una cauzione. Dovrà ripresentarsi in aula il'11 di gennaio. Nuovo attacco a Mastercard, Visa e Paypal. Ma per i lettori di Time magazine è l'uomo dell'anno
Visto che l’impatto politico è l’unico criterio di valutazione delle opere, tanto vale premiare i files del ribelle australiano
Il premier russo contro l'arresto anti democratico del fondatore di Wikileaks: "Dimostra l'ipocrisia dell'Occidente". Poi critica gli Usa: "Da che pulpito..."
Continua la rappresaglia per Wikileaks. I pirati informatici schierati dalla parte di Assange non si fermano: il prossimo obiettivo è bloccare Amazon, annunciano su Twitter. Il fondatore ai suoi legali: "Dimosterò la mia innocenza"
Avviati contatti informali tra il Dipartimento della Giustizia americano e la Svezia. Washington vuole l'estradizione del numero uno del sito: potrebbe essere incriminato per spionaggio. Stoccolma nega
Arrestato da Scotland Yard dopo essersi presentato al commissariato: aveva ricevuto il mandato di arresto spiccato dalla Svezia per stupro. Il tribunale di Londra ha negato al libertà su cauzione. Assalto degli hacker. Frattini: "Era ora"
Julian Assage, il fondatore di Wikileaks, è accusato di stupro, molestie sessuali e coercizione. Ad accusarlo due donne con le quali ha fatto sesso e secondo cui l'hacker avrebbe "deliberatamente" evitato di usare il preservativo
Il fondatore del sito internet sarebbe nascosto nel Sud-Est dell'Inghilterra: sul suo conto c'è un mandato di cattura internazionale del governo svedese per violenza sessuale. Secondo il Times avviate le trattive per l'arresto, ma l'avvocato smentisce tutto. Assange: si va verso il maccartismo digitale
Il provider americano a cui si appoggia il sito Wikileaks.org ha rimosso dalla rete il sito. Motivo ufficiale: "Una serie di attacchi hacker minacciano la stabilità del sistema". Ma da Twitter lo staff del sito denuncia: "Siamo stati oscurati". E Assange ammette: "Temo per la mia vita"