Massimo Tartaglia

Il primo messaggio del premier dopo l'aggressione: "Grazie di cuore ai tantissimi che mi hanno mandato messaggi di vicinanza e di affetto". Il dottor Zangrillo: "Sarà dimesso domani, nessun impegno per due settimane". Letta: "Berlusconi vuole che si vada avanti". Don Verzè: "E' afflitto, ma è un uomo davvero ottimista". La telefonata di Fini: "Silvio come stai?". L'amico Putin: "Silvio, sei stato coraggioso". Tutti in fila per fare visita al Cav: guarda la gallery

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Berlusconi: "Amore vince sull'odio. Grazie"

"Mi è sembrato di vedere proprio questo gesto che lui stesse prendendo qualcosa e questo l’ho visto perchè avevo degli amici che erano lì alla sbarra e mi stavo preoccupando che potessero salutare il presidente". È il racconto di Andrea Di Sorte che domenica pomeriggio era a Milano, in Piazza Duomo, accanto al premier nel momento dell’aggressione

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Testimone: "Ho percezione che l'oggetto gli sia stato passato"

L'aggressore del premier in carcere a San Vittore: "Ho fatto tutto da solo". Premeditato? "Forse sì". Poi scrive una lettera di scuse: "Sono stato un vigliacco". Le testimonianze di chi era in piazza Duomo: lettera 1/ lettera 2

Luca Fazzo
"Lo odio troppo...". Ora Tartaglia rischia tre anni

Dopo l’aggressione da parte di un contestatore alla conclusione del comizio in piazza Duomo, il premier resta in ospedale. Il medico: "Si nutre a fatica" (guarda il video). Bonaiuti: "Ha bisogno di riposo". Visita di Fini, Schifani e Bersani: gallery e video. Bossi: "L'ho preso in giro sul pugilato". Telegramma del Papa. E' bufera sulla questura: la doppia scorta beffata dall'aggressore

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Berlusconi incredulo: perché mi odiano?

L'uomo che ha aggredito il premier, gli ha inviato una lettera di scuse in cui esprime il suo dispiacere "per un atto superficiale, vigliacco ed inconsulto". La lettera è stata inoltrata tramite i difensori. Bonaiuti: "Non l'abbiamo ancora vista". Ecco che cosa rischia

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Tartaglia, una lettera di scuse: "Atto vigliacco"

L'aggressore del premier a San Vittore in isolamento, in una cella al Centro di osservazione neuropsichiatrico, sorvegliato a vista. E dice: "Ho fatto tutto da solo, quando l'ho visto vicino alle transenne mi è venuto il sangue alla testa. Nessuna militanza politica"

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Tartaglia a San Vittore: "Ho fatto tutto da solo, ma non sono un killer"
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