Il ministro denuncia "una serie di passaggi normativi hanno prodotto un mostro nel mondo della giustizia". Indice puntato contro l'Anm: "Tutti i problemi legati all’autonomia della magistratura vengono determinati per via sindacale". Poi avverte: "Tagliare la cinghia di trasmissione"
Renato Brunetta
Con un decreto di luglio, poi diventato legge, sono sparite le norme antifannulloni nella P.A., perché ritenute "anticostituzionali". Il ministro: "L’unica modifica riguarda le fasce di reperibilità in caso di malattia"
Il ministro della Pubblica amministrazione da Cortina lancia un pesante attacco contro l'opposizione: "La sinistra 'per male' vada a morire ammazzata... La sinistra 'per bene' si svincoli dalle elite legate alle rendite editoriali, finanziarie, burocratiche, cinematografiche, culturali". La Finocchiaro: "Insulti sguaiati"
Dura polemica sul cinema assistito. Dopo lo scontro con Placido il ministro va ancora all’attacco: "Sovvenzionare lo spettacolo è un imbroglio". Critiche da autori e opposizione: siamo tornati agli anni ’50
Il ministro per la Funzione pubblica si aggiudica il primo posto nella sezione politica del concorso letterario
L'amministrazione del capoluogo siciliano ha reso noti i dati dell'operatività degli uffici. Risultato: le assenze sono diminuite dell'11 per cento, contro il 30 per cento della media nazionale
Grazie all'effetto Brunetta più dipendenti al lavoro. De Corato: "Meritocrazia, efficienza e contrasto all’assenteismo - conclude De Corato - sono principi in cui l’Amministrazione crede fermamente. Come vogliamo premiare chi lavora di più e meglio nel pubblico"
A un anno di distanza dall’avvio dell’operazione anti-fannulloni, le assenze per malattia nella Pubblica amministrazione sono in calo del 38%: "guadagnate" 14 milioni di giornate di lavoro
Ai concorsi pubblici ci sarà un 40 per cento di posti riservati a chi entro il 2010 ha maturato tre anni di contratto a tempo
Il ministro: "Bisogna vedere il risparmio che si produrrà da questa decisone nell'arco di un decennio: non è piccolissimo. Deve andare a compensare le disparità". Ma Tremonti: "Se si fa la riforma, i soldi restano al lavoro e per il lavoro"