
I candidati alla segreteria del Pd dalla Annunziata hanno criticato in coro il Jobs Act di Renzi. Rivolta di Italia Viva: "Tutti uniti per il ritorno al passato"

Nel Pd c'è chi vuole cambiare nome al partito. Orlando e Schlein favorevoli, Bonaccini frena e parla di "discussioni surreali". Pure il rebranding diventa un caso al Nazareno

Bonaccini sferza i compagni: "Siamo stati al governo per un decennio senza mai vincere o perdendo le elezioni". Ora i dem sognano di governare, ma ancora non hanno imparato a perdere

Stefano Bonaccini è candidato alla Segreteria di ciò che fu anche il Partito Comunista Italiano.

L'aspirante segretario punta ai voti della vecchia base e apre al ritorno della "Ditta". Dalla falce e martello di Livorno all'inno sovietico al congresso Cgil: torna il passato. Mentre la destra deve dissociarsi dal fascismo.

Da Castagnetti a Tonini, moderati inquieti "Diciamo no a un partito monoculturale"

Era il settembre del 2019 e il Parlamento europeo votava una risoluzione che equiparava nazismo e comunismo.

Non solo un ricordo del proprio passato da militante del Pci, ma una rivendicazione del suo essere comunista. Il governatore dell'Emilia Romagna, in lizza per un posto da segretario del Pd, perde il pelo ma non il vizio

Nella tracimazione nostalgica della politica attuale, tra chi intona l'inno sovietico e chi sente la mancanza del Msi, una deriva tipica di un paese allergico ai giovani, come poteva mancare Stefano Bonaccini?

Il candidato segretario: "Porte aperte a tutti". Calenda: "Solo un fritto misto populista"
