Al di là della qualità e dei punti di forza fisici dietro Eataly, ve ne sono due più "metafisici": il primo è l'idea di mettere insieme mercato, ristorazione e didattica, il secondo è la narrazione. Perché un fatto raccontato non esiste
Le notizie del mondo dell'economia con approfondimenti sulle aziende del nostro Paese e del mondo. Le principali notizie relative ad operazioni aziendali come: fusioni, acquisizioni, licenziamenti, fallimenti, ma anche storie di successo e nomine di CEO. Rimani aggiornato con le ultime novità delle più grandi aziende.
Al di là della qualità e dei punti di forza fisici dietro Eataly, ve ne sono due più "metafisici": il primo è l'idea di mettere insieme mercato, ristorazione e didattica, il secondo è la narrazione. Perché un fatto raccontato non esiste
Quando si parla di chi costruisce l’Italia, nelle sue imprese, nelle sue eccellenze, nel suo prestigio internazionale, un nome non poteva mancare. Con Hoara Borselli ne parliamo con Oscar Farinetti, imprenditore, innovatore, narratore del nostro Paese attraverso il gusto, la qualità, l’identità del “fare italiano”. Dalla sua esperienza alla guida di Unieuro fino alla fondazione di Eataly, Farinetti racconta l’episodio che ha acceso la scintilla: «Da Torino al Giappone, dal locale al globale», il salto culturale e strategico che ha trasformato un’intuizione in un fenomeno internazionale. L’analisi iniziale, la distribuzione mancante nel mondo dell’eccellenza agroalimentare italiana, la scelta di aggregare 9.000 imprese artigiane, il saper unire “comprare ciò che mangi, mangiare ciò che compri, imparare a farlo”, un format che non è solo commerciale, ma culturale. E poi la sostenibilità della filiera, la qualità elevata non come limite ma come punto di partenza, la sfida contro la burocrazia che frena il Paese: «Non è questione di regole, ma di persone». Un racconto che intreccia lavoro, identità, visione e responsabilità: l’Italia che non resta ferma, l’Italia che alza il sedere dalla sedia e va nel mondo. Una conversazione intensa con un protagonista che ha fatto della narrazione e del gusto la forza della sua impresa.
OpNet protagonista sui temi della sicurezza, prossimità e innovazione al Wholesale Castle Tour 2025, nella prima tappa al Castello Bevilacqua (Verona). Con OpNet, società wholesale del Gruppo WindTre, focus sui tre assi della trasformazione digitale del Paese: sicurezza e affidabilità delle reti, sviluppo dei distretti industriali e complementarità tecnologica sul territorio. Tre prospettive che definiscono la visione di OpNet come abilitatorе strategico del mercato wholesale italiano e motore di crescita digitale sostenibile e diffusa. OpNet, la Company 100% di WindTre, offre al mercato wholesale soluzioni per servizi mobili e fissi, sia wired che wireless, MVNO, connettività IoT e connessioni dedicate in fibra e microwave. OpNet ha ormai un consolidato ruolo di partner abilitante dell’ecosistema digitale italiano, capace di connettere infrastrutture e competenze, grandi player, realtà territoriali, tecnologia.
Pier Silvio Berlusconi è il primo nella classifica dei manager italiani. Il figlio del Cavaliere è un imprenditore di grandi capacità che ha rilanciato l'azienda fondata dal padre e adesso è a capo di un impero eccezionale
La stampa francese lancia l’allarme: con Prada che compra Versace, il lusso italiano rilancia. È l’inizio di una riconquista mentre i colossi francesi affrontano tempi duri
La Ferrero compra un pezzo di storia americana. Il gruppo di Alba ha infatti annunciato un accordo da circa 3 miliardi di dollari per l'acquisizione dell'americana WK Kellogg, che produce negli USA alcuni cereali famosi come Fruit Loops, i Frosted Flakes, Rice Crispies, cereali che finiscono al mattino insieme al latte sulle tavole di tutti gli americani
La Fenice Retail srl, che si occupava del ramo retail legato al marchio di Chiara Ferragni, ha perso nel biennio 2023-2024 poco più di 1,21 milioni di euro ed ora è stata messa in liquidazione assieme alla decisione di chiudere lo store in via del Babuino a Roma dopo quello di Milano
All’ingresso, una benda per coprire gli occhi e un paio di cuffie insonorizzate. Poi il buio, il silenzio, e davanti un piatto. Nessuna spiegazione, solo il compito di mangiare
Just do it, è lo slogan di Nike, che però forse deve cambiare in Just Pay it, pagalo e basta. Dal primo giugno molti prodotti della Nike aumenteranno di prezzo, chiaramente per colpa dei dazi
A Trieste si apre l'assemblea delle Generali. Tre liste in sfida: Mediobanca, Caltagirone-Delfin e Assogestioni. Unicredit potrebbe sostenere la minoranza