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Intervenuto al Festival dell’Economia di Trento, il vicepremier Salvini ha parlato delle crisi internazionali: “Vorrei spegnere questi focolai che avvicinano la terza guerra mondiale, quindi l’invio di militari italiani ed europei in Ucraina è assolutamente fuori dal mondo. Conto che il 2024 sia l’anno del ritorno al dialogo. Sarà fondamentale, per tornare a un equilibrio globale, la vittoria alle elezioni americane di novembre di Donald Trump e dei Repubblicani perché ogni volta che vincono i democratici negli Usa, scoppiano guerre e problemi nel mondo. Quindi spero che torni a governare Trump e sono sicuro che si tornerà con più forza a parlare di pace e meno di guerra”. / Facebook Salvini (Alexander Jakhnagiev)

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Salvini: "Fondamentale la vittoria di Trump per tornare a parlare di pace"

“I sacchi di sabbia che sono stati distribuiti in Veneto nei giorni scorsi servono ad arginare l’acqua dagli eventi climatici estremi, ma non possono arginare l’inazione politica nei confronti della crisi climatica. Le chiediamo di guardare alla realtà e a ciò che dice la scienza e di smettere di promuovere politiche negazioniste che ha promosso anche oggi che ritardano la transizione energetica”, parte del discorso degli attivisti di Greenpeace letto da una delle rappresentanti al Festival dell’economia di Trento al ministro Salvini dopo la contestazione ricevuta. / Facebook Salvini (Alexander Jakhnagiev)

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Greenpeace contesta Salvini a Trento: “Smetta di promuovere politiche negazioniste”

"Al primo posto ci sono le persone, la loro integrità fisica. Quindi gli edifici devono essere verificati attentamente dai tecnici", le parole del ministro Sangiuliano a Pozzuoli dopo lo sciame sismico. (Alexander Jakhnagiev)

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Campi Flegrei, Sangiuliano a Pozzuoli: "Priorità sono le persone"

“Abbiamo una sfida strategica, vogliamo mettere in campo una proposta per rendere l’Europa una grande potenza”, il commento di Bonetti di Azione, candidata per le prossime elezioni europee, a margine dell’evento di Assimpendil Ance a Milano. “Un’Europa che da un lato sappia investire in un piano industriale europeo, che sappia assumere un ruolo internazionale nella politica estera, nella difesa comune, come un soggetto decidente, ma anche un’Europa che si sappia occupare dei suoi cittadini, con un investimento prioritario sulla Sanità. Vogliamo andare in Europa e batterci perché il Mes sanitario torni in campo perché quei 37 miliardi oggi servono alle famiglie italiane per rispondere a problemi quotidiani”, aggiunge. Bonetti e Azione sono d’accordo su una riforma dei processi decisionali europei per “fare dell’Europa il luogo in cui non siamo sottoposti ai ricatti degli Orban di turno, ma in cui si possono trovare soluzioni comuni che servono ai singoli Paesi”. (Alexander Jakhnagiev)

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Bonetti (Azione): "Serve riforma processi decisionali Ue per evitare ricatti degli Orban di turno"
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