Leggi il settimanale

In occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, Aeroporti di Roma, società del Gruppo Mundys, rinnova il proprio impegno nel promuovere una cultura fondata sul rispetto, sull’ascolto e sul contrasto alle disuguaglianze di genere, ospitando all’aeroporto di Roma Fiumicino una speciale coreografia realizzata in collaborazione con il Teatro dell’Opera di Roma. La performance – dal titolo “Voglio essere l’ultima” – si è svolta questa mattina presso la “Piazza” del Terminal 1 Partenze, alla presenza della Direttrice della Scuola di Danza del Teatro dell’Opera Eleonora Abbagnato, a beneficio delle centinaia di passeggeri, in partenza e in arrivo, e del personale aeroportuale. Otto giovani ballerine della Scuola si sono esibite in una coreografia intensa e carica di significato, ideata da Giovanni Castelli e ispirata ai celebri versi dell’attivista peruviana Cristina Torres Cáceres, divenuti simbolo di denuncia e resistenza. Ad accompagnare e amplificare la potenza emotiva e simbolica del movimento, il brano inedito “Butterfly”, composto per l’occasione dalla musicista Irene Bello (in arte Eneri). "Oggi abbiamo trasformato all'aeroporto in uno spazio di consapevolezza per lanciare un messaggio a supporto delle donne che va oltre il 25 novembre", così Graziella Farfaglia Head of Social & Governance Projects & Sustainability Culture di Adr. AdR (Alexander Jakhnagiev)

Agenzia Vista
Voglio essere l'ultima, performance di danza Aeroporto Fiumicino per Giornata contro violenza donne

“Il ruolo delle nuove generazioni nella lotta a questo fenomeno è molto importante. Loro sono il futuro della nostra società ed è bene lo siano anche con la consapevolezza di quale debba essere il giusto comportamento da avere con le donne”. Il governatore ha poi sottolineato come sulla violenza di genere “non siano ammissibili né semplificazioni, né strumentalizzazioni. Su questo tema serve il coinvolgimento di tutti: società, famiglie, scuola, istituzioni”. Fontana ha posto l’accento sull’impegno propositivo della Regione per prevenire il fenomeno della violenza contro le donne al quale, ha evidenziato, “non può mancare quello repressivo. Chi viola le leggi, chi non ha rispetto, è giusto subisca delle conseguenze. Vogliamo sradicare questo fenomeno. La violenza sulle donne non è solo sbagliata, è inaccettabile”. Lo dichiara il Presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, nella Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, in occasione della quale la Regione e i giovani hanno firmato la Carta degli impegni ‘Generazione Rispetto: adesso tocca a noi’, un documento con intenti, valori e azioni concrete volte a promuovere il rispetto, la parità e il contrasto alla violenza maschile contro le donne. Lnews (Alexander Jakhnagiev)

Agenzia Vista
Giornata violenza donne, Attilio Fontana: Nuove generazioni siano protagoniste su questo tema

L'iniziativa in occasione della Giornata Internazionale. Giovanni Bozzetti: "Ciascuno, nel proprio ruolo, ha il dovere di contribuire alla costruzione di una cultura fondata sul rispetto e sulla tutela, la violenza non è mai un fatto privato: è una ferita collettiva, che richiede responsabilità, consapevolezza e azioni concrete"

Alberto Taliani
Fondazione Fiera s'illumina di rosso: no alla violenza contro le donne

Il 25 e 26 novembre, nell'ambito della Settimana della Cultura d’Impresa, evento a porte aperte a Milano con gli studenti al lavoro per il recupero e la conservazione della storica rivista pubblicata a partire dal primo concorso del Totocalcio, il 5 maggio 1946

Alberto Taliani
Sisal e Scuola di Restauro di Botticino danno nuova vita a "Sport Italia"

"Il rinnovato Titolo V della Costituzione, confermato dal referendum popolare del 2001, ha voluto collocare – ricordo nuovamente - come pietre angolari della Repubblica, con pari dignità, i Comuni, le Province, le Città metropolitane, le Regioni, lo Stato. Inoltre, l’art. 5 afferma: “La Repubblica, una e indivisibile, riconosce e promuove le autonomie locali”. Rimane dunque l’interrogativo di fondo: come adeguare le funzioni delle Province a quanto dispone la Costituzione? Non ci si può sottrarre al dovere di attuarla. Le Province non possono essere destinate a un eterno “limbo”. Sono parte della vita democratica della Repubblica. Nessuna sede meglio di questa, nella quale sono presenti i Sindaci che costituiscono, oggi, gli organi deliberativi delle Province, può elaborare un contributo di riflessione. Autorevole e da ascoltare. L’indebolimento, avvenuto in questi anni nell’ente Provincia, con lacune, attribuzioni incerte o contese, - nonostante il generoso impegno degli amministratori locali - ha provocato una ricaduta sul soddisfacimento di diritti dei cittadini e sui servizi; insomma sulle potenzialità dei territori. È necessario intervenire, ripeto". Lo ha affermato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, intervenendo a Lecce all'Assemblea delle Province d'Italia. Quirinale (Alexander Jakhnagiev)

Agenzia Vista
Mattarella all'Upi: Province non stiano nel limbo, serve intervenire
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica