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"Vorrei ringraziare veramente Bianca Berlinguer di avere accettato l'invito a venire nella tana del lupo. Insomma, ci vuole coraggio, ma una che si chiama Berlinguer il coraggio ce l'ha dalla nascita", le parole di Ignazio La Russa intervistato da Bianca Berlinguer alla conferenza programmatica di Fratelli d'Italia. (Alexander Jakhnagiev)

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La Russa a Bianca Berlinguer a conferenza FdI: Grazie per essere venuta nella tana del lupo

"Il fascismo demonologico era un’arma di esclusione di massa, si traduceva nella moltiplicazione di etichette attaccate a una persona o a un gruppo culturale, e l’arbitro esclusivo era il Pci. Nelle scorse ore abbiamo assistito a un remake dell’operazione etichettatura“, le parole di Alfredo Mantovano alla manifestazione di Fratelli d'Italia a Pescara. / Youtube FdI (Alexander Jakhnagiev)

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Mantovano: Fascismo demonologico era arma di esclusione di massa

"Abbiamo una situazione di precarietà nei due principali musei che abbiamo a Napoli, Capodimonte e il Mann, Abbiamo sostituti di valore Osanna, Rocca, ma non è possibile che due istituzioni culturali di questo valore debbano attendere le comodità di un candidato sindaco di Firenze che comunica questa mattina che se va male a Firenze torna a Napoli, ma mica è una porta girevole", le parole di De Luca alla Prefettura di Napoli nel corso di un convegno dedicato alla cultura. (Alexander Jakhnagiev)

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Schmidt candidato a Firenze, De Luca: Torna a Museo Capodimonte se perde? Città non è porta girevole

“Quando ti trovi fuori da Palazzo Chigi a cena da lei o da me, a mangiare un piatto di spaghetti, a giocare una partita a Burraco, di cui parlo, ma da cui mi estraneo perché sia lei che la mia compagna sono giocatrici competitive che si ricordano che carta hai girato cinque mani prima e se sbagli te la ricordano per i mesi successivi. E già mi inca**o tutti i giorni, se mi devo arrabbiare anche a tavola le lascio giocare. Si tengano la loro competitività”, ha raccontato Matteo Salvini su Giorgia Meloni nel corso della presentazione del suo libro “Controvento” a Milano. “Poi con due caratterini che abbiamo quei due messaggini che ci mandiamo coi giornali che cercano ogni giorno di farci litigare… ma più provano a farci litigare, più non ci riescono. Li ringrazio”, ha aggiunto. / Facebook Salvini (Alexander Jakhnagiev)

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Salvini su Meloni: "Scambiamo messaggini sui giornali che vogliono farci litigare"

Commuovendosi, Matteo Salvini, nel corso della presentazione del suo libro “Controvento”, a Milano, ha raccontato l’ultimo dialogo con Silvio Berlusconi: “Nel libro c’è l’ultima telefonata che ebbi con Silvio: a differenza di me lui era un signore. Ero per lavoro in Puglia, era il 10 di giugno e c’era la finale di Champions Inter-Manchester City e io avevo sul tavolo sintonizzato sulla partita. L’Inter perse e chiamai Berlusconi e mi disse: ‘Peccato, a me è dispiaciuto perché è pur sempre una squadra di Milano’. E ci siamo dati appuntamento il giorno dopo a Milano: io riparto, poi mi messaggio con Marta e mi dice ‘è un po’ stanco, ha dormito male, facciamo che non vieni oggi, ma che ci vediamo domani’, e poi domani… domani ha salutato”. / Facebook Salvini (Alexander Jakhnagiev)

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Salvini ricorda Berlusconi e si commuove: "Era un signore"

“Quando abbiamo scelto la dedica, oltre a Maria Giovanna Maglie, ho ritenuto doveroso dedicare questa fatica a Roberto Maroni e Umberto Bossi che hanno cominciato tutto, se non avessero iniziato loro oggi voi sareste altrove e io starei facendo altro. Probabilmente il mestiere che ho scritto sulla carta d’identità, ovvero giornalista professionista. Si può lavorare o fare il giornalista. Sarà grato finché campo perché loro mi hanno cambiato la vita”, ha spiegato il ministro Salvini in occasione della presentazione del suo libro “Controvento” a Milano. / Facebook Salvini (Alexander Jakhnagiev)

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Salvini presenta il suo libro: "Maroni e Bossi mi hanno cambiato la vita"
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