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A margine del corteo per lo sciopero generale transfemminista a Milano, Emma, rappresentante di “Non una di meno”, movimento femminista e transfemminista organizzatore della protesta, ha parlato delle motivazioni che hanno mosso la manifestazione: “Dall’inizio del 2024 sono 18 i femminicidio, una donna ogni due giorni, e non è normale. Non c’è niente da festeggiare oggi: vogliamo chiedere educazione sessuale nelle scuole e che il Governo prenda posizione di fronte ai femminicidio”. (Alexander Jakhnagiev)

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8 marzo, corteo di "Non una di meno" a Milano: "Non c'è niente da festeggiare"

Nel corso del corteo per lo sciopero generale transfemminista, i manifestanti hanno verniciato le vetrine di Règus, uno spazio per il coworking, con diverse scritte contro la violenza di genere e pro Palestina. Tra le scritte anche una dedicata alla Salis: “Ilaria libera”. (Alexander Jakhnagiev)

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8 marzo, a Milano vetrine verniciate per la Salis: "Ilaria libera"

È partito da Largo Cairoli il corteo degli studenti e del mondo della formazione aderenti allo sciopero generale transfemminista: centinaia di manifestanti si sono riversati per le strade per urlare in nome della lotta contro la violenza di genere, ma non solo. Nel corso del corteo anche cori e striscioni pro Palestina. (Alexander Jakhnagiev)

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Milano scende in piazza per lo sciopero generale transfemminista, centinaia per le strade

Non solo la lotta contro la violenza si genere: tra i temi affrontati nel corso del corteo per lo sciopero generale transfemminista c'è anche quello della guerra a Gaza e del sostegno pro Palestina. I manifestanti, a Milano, hanno versato un bidone di vernice rossa davanti all'ingresso di Starbucks, a due passi dal Duomo, al grido di "Boycott Starbucks". (Alexander Jakhnagiev)

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8 marzo, manifestanti versano bidone di vernice rossa all'ingresso di Starbucks a Milano

Nel corso dello sciopero generale transfemminista, per le strade di Milano, i manifestanti hanno preso di mira le vetrine di Zara a due passi da Piazza Duomo: gli stessi hanno imbrattato di vernice le vetrine e attaccato cartelli contro l'azienda. "Boycott Zara" e "Zara 100% complici del genocidio", recitano alcuni di essi. (Alexander Jakhnagiev)

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Protesta dei manifestanti dell'8 marzo contro Zara a Milano: "Complice del genocidio"

È partito il corteo di sciopero studentesco e del mondo della formazione per l'8 marzo, giornata internazionale della donna: poco dopo l'avvio da Largo Cairoli, i manifestanti hanno lanciato palle natalizie ripiene di vernice rossa sull'icona maxi-cartellone pubblicitario di Armani, nello spazio tra via Broletto e via Dell'Orso. Esposto anche uno striscione: "Boycott tour, stop genocide, free Palestine". (Alexander Jakhnagiev)

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A Milano il corteo per l'8 marzo, vernice rossa lanciata sul maxi-cartellone di Armani
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