
La maison di Épernay, una delle poche ancora nelle mani della famiglia del fondatore, è tra le più blasonate della regione, nonché la preferita di Sir Winston Churchill, a cui ha dedicato una cuvée. I suoi vini sono lungamente affinati e quindi maturi e profondi. Ho assaggiato con Bastien Collard il Brut Réserve, il Pure Extra Brut e il Blanc de Blancs 2015. Ecco com’è andata

Il locale dell’imprenditrice meneghina Silvia Belluzzi lascia il capoluogo emiliano e si trasferisce sul Naviglio Pavese, in via Ascanio Sforza. In cucina c’è il romagnolo Giuseppe Gasperoni, che già conquistò la stella all’Osteria del Povero Diavolo a Torriana. Tre menu di uguale formato e uguale prezzo (Terra, Mare e Vegetariano) e piatti colorati, saporiti e molto centrati. Se ne parlerà molto

Giovedì 10 da Eataly Milano Smeraldo una cena per raccogliere fondi per la Fondazione Umberto Veronesi ETS a sostegno della ricerca sulla medicina personalizzata per la cura del tumore al seno. Cucineranno Cracco, i fratelli Cerea, Viviana Varese, Negrini e Pisani del Luogo di Aimo e Nadia e il pasticciere Marco Pedron. E il negozio presenterà la nuova veste

Un’azienda nell’agro velletrano sta riscrivendo la storia dell’enologia capitolina. Fondata dall’imprenditore tedesco Anton Börner e oggi condotta dalla figlia Katharina, utilizza per lo più vitigni internazionali che valorizza con uno studio accurato del terroir e con grande pazienza nel lavoro in cantina. Notevoli in particolare il Cabernet Franc Ars Magna e il blend rosso Ceres Anesidora I

Il giovane chef di Ferentino nel ristorante Elementi Fine Dining nel Borgobrufa Spa Resort a Torgiano, a due passi da Perugia, esibisce i frutti di un grande studio del territorio e valorizza i tanti piccoli produttori di una regione che spesso non sa raccontarsi. Il percorso Ispirazione è quanto di meglio si possa trovare da queste parti. Con buona pace di Vissani

Lo chef di Pellico 3, all’interno del Park Hyatt, è un raro caso di “enfant du pays” impegnato in una cucina fine dining nel capoluogo meneghino. Ex ingegnere, la sua filosofia privilegia la stagionalità, la misura, l’eleganza, come evidenzia la Foglia di shiso in tempura, il Tortello di ricotta di pecora e ‘nduja e il doppio servizio dell’agnello

Il ristorante dell’Aman Venice, bellissimo albergo che costituisce un’isola di pace a due passi dal Ponte di Rialto, propone la cucina di Matteo Panfilio, che punta sugli ingredienti del territorio (i pesci della laguna, le verdure degli orti locali) messi al servizio di un menu italiano in purezza, che adotta i codici del fine dining ma non rinuncia alla pienezza del sapore

Il piccolo progetto enologico portato avanti da Natascia Santandrea e da Luca Caruso (direttore del Signum), toscana lei e “autoctono” lui, propone quattro etichette estremamente interessanti: i bianchi a base di Malvasia delle Lipari V e M, espressione di vigne di diversi terroir dell’isola, il rosso a base di Corinto Nero e un rosato a base di Nero d’Avola

Il ristorante stellato in Cordusio, che ha Norbert Niederkofler come direttore strategico della cucina e come ispiratore, annuncia l’addio a fine anno all’executive chef Alberto Toè. Il suo sostituto continuerà nell’opera di portare in centro a Milano una cucina sostenibile, stagionale, consapevole. E l’ultima mia visita ha confermato la bontà del progetto

L’azienda triestina leader globale del caffè di alta qualità ha festeggiato il secondo compleanno del suo flagship nel cuore dell’area dello shopping meneghino. L’occasione per rinsaldare il rapporto tra il brand e la città e per ribadire i valori di diffusione dello stile made in Italy, sostenibilità e responsabilità sociale di un marchio diffuso in 140 Paesi del mondo
